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“Non Uccidere” bocciata da Rai Tre, sospesa la serie tv con Miriam Leone

La rete diretta da Andrea Vianello sospende alla sesta puntata una delle serie più attese della stagione televisiva. Ascolti che non decollano e aspettative disattese. Ma quali aspettative si possono avere se va in onda su Rai Tre, di venerdì sera?
A cura di Andrea Parrella
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Alla fine è andata come molti si aspettavano. "Non Uccidere", la serie tv tanto attesa prodotta dalla Rai, con protagonista Miriam Leone, verrà sospesa da Rai Tre dopo la puntata di venerdì 16 ottobre, la sesta di questa stagione che ne prevedeva in tutto 12. Il motivo è facile da intuire, gli ascolti troppo bassi. Il prodotto era stato messo a punto secondo logiche distanti da quelle che caratterizzano, da sempre, la serialità prodotta in Rai. Nel caso del poliziesco "Non uccidere" la qualità della narrazione, della recitazione, oltre che delle tecniche di montaggio e di riprese sembravano essere valori imprescindibili finalizzati alla speranza di introdurre il pubblico abituale del servizio pubblico ad una serialità diversa, più vicina allo stile di quella internazionale, che oramai detta legge e sembra si stia progressivamente sostituendo al cinema, almeno per quel che riguarda l'interesse dei grandi attori e registi.

Stando a quanto annunciato dalla rivista "Tv Sorrisi e Canzoni" non è stata tuttavia data la fiducia necessaria ad un prodotto che richiedeva certamente un tempo minimo perché potesse riuscire a coinvolgere il pubblico. Nonostante una critica favorevole, compresa quella del temuto Aldo Graddo, gli ascolti non sono mai decollati, anzi dopo poco più di un milione di spettatori della prima puntata, pari al 4,36% di share, e altre tre puntate assestatesi intorno a quella cifra senza mai decollare, la quinta puntata, andata in onda venerdì scorso, ha segnato un picco negativo con appena 875 mila spettatori e il 3,36% di share. Un risultato che, a quanto pare, sarebbe bastato a spingere la direzione di Rai Tre verso la decisione di sospendere la messa in onda di "Non uccidere", rimandando il resto delle puntate al 2016 o declassandolo alla messa in onda su Rai4, dove stanno andando in onda le repliche. Sospeso per aver disatteso le aspettative.

Ma di quali aspettative parliamo se un prodotto che meriterebbe un interesse di prima fascia, che come alcuni addetti ai lavori fanno giustamente notare potrebbe essere tranquillamente venduto all'estero, viene sbattuto (è proprio il caso di dirlo) su Rai Tre al venerdì sera? Più che proposto, un prodotto lanciato così sembra nascosto e va da sé che i risultati difficilmente possano essere entusiasmanti. Alcune domande, banalissime, a questo punto emergono spontanee: come fa la Rai ad essere così autolesionista? Considerando che "Non Uccidere" non pare essere una serie tv scomoda, politicamente scorretta e che fa le pulci al potere, perché non scegliere una collocazione migliore, forti anche della popolarità in crescita di un personaggio come Mirial Leone? Con tutto il rispetto, possibile che tutto ciò che dalla Rai di prima fascia è bandito tutto ciò che non sia "Don Matteo" o "Montalbano"?

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