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Non toccate il Festival di Sanremo: rimandiamo invece il teatrino dei politici?

Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo rischia di essere spostato a causa delle elezioni politiche. Ma non era una kermesse musicale? E poi davvero si teme che la coppia Fazio-Littizzetto possa in qualche modo influenzare l’esito delle elezioni?
A cura di Fabio Giuffrida
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Il Festival di Sanremo non avrà più il "peso", l'importanza che rivestiva un tempo, nelle mitiche conduzioni di Pippo Baudo, ma rimane certamente uno degli eventi musicali e televisivi più importanti e più visti dell'anno. Tutti i riflettori sono già puntati su Sanremo 2013 (oggi ad esempio verranno divulgati al Tg1 i nomi dei 14 big) dove arriveranno una miriade di addetti ai lavori, dai conduttori ai personaggi dello spettacolo, dai cantanti agli agguerritissimi giornalisti. Si mobiliteranno tutte le principali testate giornalistiche, le case discografiche saranno in fibrillazione; ergo tutta l'attenzione si sposterà per una settimana sul Festival: anche le altre reti televisive dovranno fare i conti con Rai 1 e quindi si vedranno costrette a rivoluzionare i propri palinsesti, trasmettendo programmi a basso costo, ovvero repliche e film triti e ritriti, magari ripescati negli archivi storici. I signori della tv sanno già in partenza di uscirne sconfitti nella gara dell'auditel: gli ascolti hanno sempre giocato a favore del Festival di Sanremo, soprattutto nell'era-Morandi.

Fabio Fazio condurrà con Luciana Littizzetto, in queste settimane al centro di una polemica per aver esclamato una frase infelice contro l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ed ecco che si è scatenato il solito moralismo all'italiana, dove un "hai rotto il c.." è diventato quasi un affare di stato, un'imprecazione imperdonabile. Al massimo la Littizzetto ha finito per rappresentare l'opinione di un'ampia fetta di italiani, ma si sa che Mamma Rai a volte si risveglia e bacchetta peggio di una matrigna cattiva. E' nella sua natura. Ma la Littizzetto in tempi di elezioni potrebbe risultare pericolosa, un po' come Ruby che non si sa che fine abbia fatto. Pericoloso potrebbe essere dunque il Festival di Sanremo prima delle elezioni, chissà cosa potrebbe succedere, cosa potrebbe esclamare la comica più ribelle della tv di Stato. Ed ecco che – come tradizione vuole – è scoppiato l'ennesimo caso: si è indecisi se spostare o meno il Festival di Sanremo, e ancora nessuna decisione è stata presa da Viale Mazzini. Una presa di posizione è arrivata invece da Luisa Todini, membro del Cda della Rai, subito ripresa anche da Fanpage.it, la quale ha dichiarato in poche parole di non avere alcuna intenzione di spostare il Festival perchè si tratta di un evento fatto di canzoni, e non di politica.

Meglio la coppia Fazio/Littizzetto che quella Bersani/Berlusconi si sente dire in giro. Gli italiani dunque preferiscono di gran lunga una bella kermesse musicale, fatta di lustrini, polemiche, gossip, tanta musica e divertimento piuttosto che una campagna elettorale a colpi di promesse (mai mantenute) e teatrini poco credibili e assai irritanti. Anyway, la proposta rivoluzionaria, che è già stata lanciata da Luisa Todini, vogliamo lanciarla anche da qui: perchè non spostare le elezioni politiche (visto che è già prevedibile sia il teatrino della campagna elettorale sia il fallimento nel governo della res publica) e dare la possibilità agli italiani di seguire senza se e ma il Festival della Canzone Italiana di Sanremo? Potere alla musica, una volta per tutte.

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