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Non solo Che Tempo Che Fa, Fabio Fazio: “Penso a un programma sulla storia della Tv”

Il conduttore, che dalla prossima stagione tornerà su Rai3 con il suo Che Tempo Che Fa, nel corso di un’intervista ha fatto sapere che il suo spazio in televisione potrebbe presto allargarsi con un nuovo progetto: “Sto ragionando su un programma dedicato alla storia della televisione, lieve, leggero: sto mettendo da parte pezzi di repertorio”.
A cura di Andrea Parrella
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Fabio Fazio festeggerà con il ritorno su Rai 3 il 18esimo anno di vita di Che Tempo Che Fa, il programma che segnò il suo ritorno in Rai dopo l'esperienza breve e sfortunata a La7 del 2001. "E' un punto di ripartenza per affrontare nuove sfide. Siamo lieti di accoglierlo", ha commentato il conduttore dopo la conferma del passaggio da Rai2 a Rai3 del programma nel corso della presentazione dei palinsesti Rai 2020-2021.  Ad elogiare il lavoro del conduttore ligure è stato l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, che ha dichiarato: "Ho apprezzato pubblicamente il lavoro di Fabio Fazio. Stiamo avviando con lui un nuovo percorso".

Ma quello di Che Tempo Che Fa potrebbe non essere il solo progetto televisivo affidato a Fabio Fazio nella prossima stagione televisiva. Il suo impegno potrebbe allargarsi a un altro programma, come lui stesso ha lasciato intendere in un'intervista a Repubblica: "Sto ragionando su un programma dedicato alla storia della televisione, lieve, leggero: sto mettendo da parte pezzi di repertorio". Queste le parole del presentatore di Che Tempo Che Fa, che non ha aggiunto ulteriori elementi descrittivi per questa operazione. Per Fazio non si tratterebbe della prima operazione televisiva "amarcord", visto che in passato aveva già proposto Anima Mia e un rifacimento di Rischiatutto, mostrando di sapersi ben misurare con i progetti a elezione nostalgica.

Inevitabile che Fazio fosse, anche quest'anno, sia stato elemento di discussione in Rai alla vigilia della presentazione della nuova stagione televisiva. Di questi tempi, l'anno scorso, il conduttore veniva "costretto" a ridurre il suo stipendio, oltre che ad accettare il passaggio a Rai2 dopo due stagioni sulla rete ammiraglia.. Alcune settimane fa il conduttore si era sfogato pubblicamente in un'intervista, dicendosi sostanzialmente stanco di quanto accaduto negli ultimi anni, con un costante attacco alla sua persona e alla sua squadra da parte di varie forze politiche. "Adesso basta – aveva detto – se non mi voglioni in Rai me lo dicano". 

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