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“Non è mai troppo tardi” vince agli ascolti con l’entusiasmo di Alberto Manzi

La prima parte della miniserie con Claudio Santamaria nel ruolo di Alberto Manzi ha vinto la prima serata con quasi sei milioni di telespettatori e uno share del 21.06%. A seguire il Tredicesimo Apostolo 2 con quasi la metà del risultato.
A cura di Eleonora D'Amore
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Ci aveva pensato Claudio Santamaria a presentare Non è mai troppo tardi a Sanremo 2014, apparendo sul palco dell'Artiston nelle vesti del prof. Alberto Manzi, grande personaggio nella storia didattica e culturale italiana, che contribuì a debellare l'alto tasso di analfabetismo del nostro Paese. La prima parte della miniserie Non è mai troppo tardi ha vinto agli ascolti della prima serata con 5.932.000 telespettatori, per uno share del 21.06%. A seguire l'ultima puntata de Il Tredicesimo Apostolo 2 con 3.306.000 telespettatori, per uno share del 12.49% (quasi la metà del risultato della rete ammiraglia). Terzo Lo Spaccacuori, con Ben Stiller, e i suoi modesti 2.409.000 telespettatori per l'8.77% di share. Quarto lo Speciale Ballarò con 2.024.000 telespettatori per il 6.84% di share. Quinto l'esordio della nuova stagione di Rex, complice anche Francesco Arca, con 1.866.000 telespettatori per uno share del 6.21%. Sesta Quinta Colonna di Paolo Del Debbio con 1.140.000 telespettatori per uno share del 4.79%. Ultima la puntata di PiazzaPulita con Corrado Formigli, che ha totalizzato 920.000 telespettatori per uno share del 4.12%.

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La magia del maestro Manzi – La storia di Alberto Manzi ha conquistato il pubblico con le sue forti emozioni. "Era un uomo umile ed entusiasta. Ce ne fossero di più oggi come oggi!" tuonano i commenti sui social network  a sostegno del grande maestro e di un magistrale Santamaria, che ha reso capace questa magia sul piccolo schermo. La magia di uomo caparbio, chiamato a condurre il programma Non è mai troppo tardi, nel quale potesse rendersi protagonista di vere e proprie lezioni di scuola primaria davanti a classi composte di adulti analfabeti. Il metodo innovativo di Manzi fu qualcosa di unico nel suo genere e mai fu contestato dal mezzo televisivo, anche quando lui stesso strappò il copione affidatogli per seguire la tua linea educativa. La nota trasmissione andò in onda per ben 9 anni e fu a tal punto utile da portare quasi un milione e mezzo di persone al conseguimento della licenza elementare. L'orario delle lezioni era quello del tardo pomeriggio, prima dell'ora di cena, e spesso venivano riprodotte su una lavagna luminosa, posta alle spalle di Manzi. In associazione, la ERI (casa editrice della Rai) contribuiva pubblicando materiale inerente alle lezioni in formula quaderno o semplice testo.

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