Nino Formicola: “Molestato da una donna potente, mi impedì di lavorare perché dissi no”

Nella puntata di Mattino Cinque del 7 marzo, dedicata al legame forte – per quanto inquietante – tra mondo dello spettacolo e favori sessuali, ha suscitato non poco scalpore la rivelazione di Nino Formicola. Il comico noto col nome d'arte di Gaspare, acclamato vincitore dell'edizione 2018 dell'Isola dei Famosi, ha svelato di essere stato in passato oggetto di pesanti avance da parte di una donna potente del mondo dello spettacolo. Formicola avrebbe rifiutato la "proposta indecente" con il risultato di essere allontanato dalla signora in questione (di cui non ha fatto il nome) da un progetto lavorativo importante. L'aneddoto è decisamente significativo per raccontare un mondo in cui non sono soltanto le donne a essere considerate un oggetto sessuale e invitate a concedersi per fare carriera.

Voi ridete, ma non è così normale che un uomo ne parli. Si rimane male, imbarazzati, perché gli uomini non se lo aspettano. Io sono stato appiccicato al muro da questa donna, della quale non farò mai il nome ma che posso dirvi fosse molto molto importante. Ammetto sia anche stata difficile dire di no, però ho risposto ‘No, grazie'. Lei ha tolto le mani dal mio fondo-schiena e si è allontanata. Però ha allontanato anche me da un progetto lavorativo molto importante, di cui lei era una dei principali coordinatori. Solo dopo qualche tempo è tornato tutto alla normalità, ossia quando lei se ne è andata dalla produzione.

Le avance subite da Gaspare 25 anni fa

La rivelazione è nata all'interno di un dibattito del programma di Federica Panicucci, partita dalla discussa dichiarazione di Lory Del Santo secondo cui “Concedersi per fare carriera non è sbagliato". Per Formicola, memore dell'esperienza vissuta, quando si parla di molestie o avance subite sul luogo di lavoro non vanno fatte distinzioni tra uomini e donne: "Intendo dire che non è solo colpa delle donne, o solo colpa degli uomini. Non bisogna dare ragione a priori ad un sesso o ad un altro, non bisogna mai fare distinzioni di genere". Gaspare ha fornito qualche indicazione temporale su quanto accaduto.

Se mi sono pentito di aver rifiutato? Francamente no. Resti spiazzato in quella situazione, devi decidere cosa fare. Io ho un carattere così, non dico quello che non penso. È successo circa 25-30 anni fa. Ho fatto carriera comunque. Dicendo di no, uno guadagna sicurezza in se stesso, si chiude una porta e si apre un portone.

Molestie: quando le vittime sono uomini

In tempi di #MeToo, è opportuno ricordare che anche gli uomini possono essere vittime di molestie e discriminazioni di genere sul posto di lavoro. Sottotraccia, si parla dell'argomento in realtà da anni, almeno da quando Hollywood raccontò di una donna dirigente d'azienda e molestatrice nel film "Rivelazioni" di Barry Levinson, con Demi Moore e Michael Douglas. "Tutti abbiamo conosciuto sia donne che uomini come lei", dichiarò all'epoca la Moore, riferendosi al personaggio della virago Meredith Johnson che interpretava in quel film. Douglas, che vestiva i panni del dipendente molestato, specificò che "Rivelazioni" parlava di "molestie come strumento per il potere. La pellicola è molto efficace perché mostra il problema alle persone da un altro punto di vista". Non mancarono polemiche sia sul film che sul romanzo di partenza, scritto da Michael Crichton e accusato di essere "anti-femminista". L'autore difese la sua opera, sostenendo che fosse basato su una storia vera. Ironia della sorte, Douglas è stato recentemente accusato di molestie da parte di una ex dipendente, che sostenne di averlo visto masturbarsi davanti a lei. Lui ha negato tutto, parlando di "completa bugia".