Nina, la trans di ‘Gomorra: “Con Salvatore Conte non recitavo, ho avuto un uomo come lui”
Intervistata dal “Corriere del mezzogiorno” Alessandra Langella racconta la sua storia. Si tratta dell’attrice non professionista che ha recitato il ruolo di Nina, la transessuale diventata l’amore segreto del boss Salvatore Conte. Il suo personaggio è stato protagonista della terza puntata fino al momento in cui lo stesso Conte, interpretato da Marco Palvetti, è stato assassinato. Il personaggio di Nina ha sollevato grossa curiosità, intanto perché è raro che un amore transessuale sia associato a un esponente della criminalità organizzata. Si tratta di un tabù mai sfatato nella vita reale e molto raramente al cinema o in televisione.
Chi è Nina, alias Alessandra Langella
Alessandra racconta parte della sua vita. Innanzitutto non è un’attrice, lavora da anni come parrucchiera e solo 3 anni fa ha avuto il coraggio di rivelare alla sua famiglia i disagi che le procurava il fatto di vivere in un corpo da uomo:
Sul set di Gomorra non recitavo. Certo, seguivo il copione ma è come se sul set avessi vissuto la mia vita. Quella di una ragazza nata uomo che tre anni fa aveva deciso di affrontare la famiglia e anche gli amici. Che aveva iniziato a travestirsi da donna, ben consapevole che la scelta avrebbe avuto un prezzo altissimo. La sofferenza era stata tanta, ma nulla rispetto al disagio che vivevo da uomo. Ho avuto un fidanzato che come Salvatore Conte durante i primi sei mesi della nostra relazione, non voleva uscite pubbliche. Mi nascondeva alla sua famiglia, al figlio avuto da un precedente matrimonio. E come in Gomorra non accettavo il compromesso. Nella vita alla fine l’ho spuntata.
Quel fidanzato con la quale era riuscita a spuntarla, però, alla fine ha interrotto la loro storia:
Lui era innamorato di me, ragazza acqua e sapone che voleva solo una vita felice. Mi presentò alla sua famiglia, la domenica andavamo a pranzo dalla madre. E frequentavo anche il suo bambino. Tre anni insieme, poi è finita. Sa perché? Per Gomorra. La sua gelosia ha avuto il sopravvento. Non ha tollerato la scena in cui ero praticamente nuda.
La sua nudità nascosta, l’unica che abbia mai accettato di mostrare anche nella vita reale:
Quella è la mia nudità. Il mio fidanzato non mi ha mai visto senza slip. Una sorta di pudore, un aspetto del mio corpo che faccio fatica a tollerare e chi mi ama non deve soffrire con me. Non deve vedere.
Alessandra: “Sto mettendo da parte i soldi per diventare donna”
Alessandra è una parrucchiera, non un’attrice, ma lavora duramente pur di realizzare il suo sogno: quello di diventare una donna anche nel corpo. Ha scelto di non nascondersi fino ad allora, e ogni giorno è costretta ad affrontare gli sfottò beceri di chi ancora fa fatica a non commentare la sua trasformazione:
Nella vita mi è accaduto tantissime volte di essere presa in giro come in Gomorra. Vivo in un quartiere popolare e se volessi stare ad ascoltare tutti quelli che mi chiamano al meglio ricchione non uscirei più di casa. Ho la forza della famiglia per andare avanti. Per continuare sicura il mio percorso di rinascita. Per continuare a lavorare, faccio la parrucchiera, e mettere da parte i soldi per diventare sempre più donna. Ce ne vogliono tanti e mia madre fa sacrifici enormi pur di vedermi felice. Gomorra racconta la realtà che c’è oltre le nostre case di persone comuni. Racconta di camorra, denuncia le diversità come nel mio caso. Sono contenta di essere diventata famosa, anche come trans. Spero di aver trasmesso il mio sentire, i miei sentimenti puliti. E anche la mia bellezza. Sono stata fortunata: nascere uomo ma con un piede numero 36, senza pomo di adamo alla gola e con un corpicino esile mi ha aiutata. Così come mi ha aiutata la mia sorellina volata troppo presto in cielo. Aveva 15 anni e morì di cancro. Un dolore fortissimo, decisi dopo un po’ che mia madre avrebbe dovuto sapere la mia verità. Amarmi perché le ero accanto. Come donna.
La morte di Salvatore Conte
Il personaggio di Nina è uscito di scena nel corso della terza puntata, con la morte di Salvatore Conte. L’amore transessuale del boss è stato raccontato ancora una volta come qualcosa da nascondere, come accade anche nella vita reale. Ciò nonostante, però, il personaggio interpretato da Marco Palvetti non ne ha risentito dal punto di vista della popolarità, anzi. Il pubblico ha protestato a lungo per la sua uscita di scena. “Salvatore Conte non doveva morire” si legge in rete e sui social. Gli sceneggiatori, purtroppo, hanno deciso diversamente.