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Neon Genesis Evangelion su Netflix con un nuovo doppiaggio in italiano, l’Apostolo è tornato Angelo

Sbarca su Netflix da oggi 6 luglio il nuovo doppiaggio in italiano di Neon Genesis Evangelion, serie animata che lo scorso anno era valsa al colosso dello streaming e a Gualtiero Cannarsi una valanga di polemiche. A distanza di un anno da quel momento, i personaggi della serie torneranno a parlare in italiano. Con gli “apostoli” tornati “angeli”.
A cura di Stefania Rocco
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Oggi 6 luglio è sbarcato su Netflix il doppiaggio nuovo di zecca, rigorosamente in italiano, di Neon Genesis Evangelion, serie tv animata a causa della quale lo scorso anno era il colosso dello streaming era stato investito da un’ondata di polemiche. A farne le spese fu Gualtiero Cannarsi, responsabile del ri-doppiaggio e curatore della prima edizione, ritenuto dai puristi della serie “colpevole” di avere stravolto la terminologia che aveva reso famosa la serie, ricercando un linguaggio estremamente raffinato. Emblematico in questo senso il caso degli “Angeli” diventati “Apostoli” nella traduzione diretta da Cannarsi (in realtà formalmente corretta).

Netflix annuncia il nuovo ri-doppiaggio

A distanza di un anno da quel momento, su Netflix sbarca il nuovo ri-doppiaggio di Neon Genesis Evangelion. Lo annuncia la casa di produzione in un tweet che fa il verso alla polemica originariamente esplosa intorno alla serie. “Quello che state per vedere è un Angelo, e quello che state per sentire è il nuovo doppiaggio in italiano di Neon Genesis Evangelion, ora disponibile”, si legge nel tweet pubblicato sulla pagina ufficiale di Netflix.

La serie disponibile con l’audio giapponese

Per oltre un anno, su Netflix è rimasta disponibile la versione di Neon Genesis Evangelion con i soli sottotitoli in italiano. Il doppiaggio, invece, è rimasto disponibile sulla piattaforma in giapponese, inglese, tedesco e spagnolo. E così vi è rimasto per oltre 12 mesi, fino all’annuncio di oggi che chiude il cerchio. In un’intervista a BadTaste, lo stesso Cannarsi aveva tracciato la genesi della polemica che aveva investito la traduzione della serie, spiegando di avere dovuto ricorrere a una serie di espedienti necessari alla traduzione già nell’edizione originale da lui curata. Sotto la lente di ingrandimento era finito, tra le altre cose, il termine giapponese “shito”, tradotto correttamente da Cannarsi con “apostolo” invece che con “angelo”.

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