Nadia Toffa cittadina onoraria di Taranto: “Città martoriata, ora i bambini potranno fare la chemio”
Nadia Toffa ha ottenuto ufficialmente la cittadinanza onoraria di Taranto, domenica 13 gennaio 2019. La città pugliese ha voluto rendere omaggio alla conduttrice de Le Iene, dopo la sua attiva collaborazione con la città e soprattutto con il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale SS. Annunziata. Lei stessa alle prese con un tumore, da anni si interessa al dramma di Taranto, alle prese con un numero esorbitante di malati di cancro a causa della situazione ambientale compromessa. La Toffa ha contribuito a un'iniziativa grazie alla quale è stato realizzato di un reparto per i bambini malati, che potranno così sottoporsi a chemio e radioterapia direttamente in città, senza spostarsi nell'analoga struttura di Bari.
L'iniziativa della Nadia Toffa per il reparto di oncologia pediatrica
L'annuncio della consegna della prestigiosa onorificenza è stato dato nel 2018, ma la cerimonia si è svolta stamattina, immortalata dalle telecamere di Mattino Cinque. La Toffa è stata la madrina di un'importante iniziativa: la vendita della magliette con la scritta “Ie Jesche Pacce Pe Te”, che ha consentito di raccogliere i fondi per la realizzazione del reparto. "Gli italiani sono splendidi", ha dichiarato la conduttrice in collegamento da Taranto con il programma di Federica Panicucci, "Da un'idea semplice è nata una cosa grandiosa, bellissima. Questa maglietta l'han richiesta da tutta Italia, persino dal Brasile. Gli italiani sono un popolo meraviglioso, generoso". Il sindaco di Taranto ha addirittura proposto alla Toffa di candidarsi per un ruolo nell'amministrazione locale.
Il messaggio su Taranto
"Ho sempre detto di sentirmi tarantina, ora posso dirlo!", ha continuato la Toffa su Canale 5, "Amo questa città, questa era la capitale della Magna Grecia. Ci sono bellezze, cultura, è una città meravigliosa, che hanno martoriato per anni ma che si saprà rialzare, perché i tarantini sono forti. Ho imparato tanto da loro". Per Nadia, che sta combattendo la battaglia contro un tumore, la presenza di una struttura per i piccoli malati è fondamentale. La Iena ha chiuso il collegamento con un grande messaggio sulle grandi difficoltà che sta vivendo Taranto, oppressa dall'inquinamento prodotto dall'Ilva:
Abbiamo costruito il reparto per i bambini perché non c'era. Era un dovere per me. Non puoi fare i feriti di guerra e non curarli. Sai quanto ho imparato da questo bambini che facevano i viaggi della speranza per Bari per fare chemio e radio. Ora ce l'hanno qui. So bene di cosa parlo. Taranto è stata sfruttata, martoriata, ci sono quartieri in cui si respirano le polveri e i bambini non possono giocare nei parchi. Ho combattuto per anni contro i cialtroni che sostengono come i tumori si curino con le pomate, la medicina ufficiale è l'unica strada.