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Morto Mario Marenco, Nino Frassica sospende lo sketch: “Non ho voglia di divertirmi”

Il comico siciliano rinuncia al suo consueto sketch domenicale di Novella Bella spiegando, commosso e provato, di non essere in vena di divertimento a causa della scomparsa dell’amico e collega, insieme al quale ha partecipato alle esperienze più significative della sua vita: “Ci divertivamo con niente. Lui era un genio, un grande”.
A cura di Andrea Parrella
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La morte di Mario Marenco ha inflitto un duro colpo agli appassionati di una certa televisione e un certo modo di fare umorismo, ma soprattutto ai suoi amici e sodali di sempre, tra cui c'è certamente Nino Frassica. L'attore siciliano, ospite consueto a "Che Tempo Che Fa", ha decisoo di rinunciare al suo sketch di Novella Bella per omaggiare l'amico scomparso. Fabio Fazio gli ha dato parola sul finire di puntata e un Frassica insolitamente commosso ha spiegato le ragioni di questa scelta:

"Il mio lavoro è fatto di umore, ma stasera non me la sento di scherzare e di divertirmi perché purtroppo oggi è scomparso Mario Marenco…"

Il conduttore gli ha quindi chiesto se gli andasse di raccontare un ricordo, un aneddoto riferito a Marenco, che proprio in questi giorni, dice Frassica, stava preparando uno sketch radiofonico insieme a lui:

Mi ricordo le ultime passeggiate, quando lui guidava e, a volte, andava contromano. Sbagliava le strade, lo perdonavo e ridevo… anche perché io non so guidare e non potevo intervenire. Ci divertivamo con niente. Lui era un genio, un grande.

La carriera di Nino Frassica, nonché la sua vita, sono state segnate dal rapporto con Marenco, con cui il comico ha condiviso i momenti migliori e più significativi del percorso professionale, culminati con l'enorme successo di "Indietro Tutta", dove il comico foggiano scomparso a 85 anni aveva il ruolo dello scolaro Riccardino e molti dei suoi sketch erano in tandem proprio con Frassica.

Renzo Arbore ricorda Mario Marenco

A ricordare Mario Marenco nelle scorse ore anche Renzo Arbore, che lo ha definito un genio assoluto: "Era un fuoriclasse. Con le sue parodie ha fatto delle invenzioni straordinarie. E spero che gliene verrà dato atto […] Per me la morte di Mario è un dolore fortissimo. Perché lui è stato un caposcuola, non riconosciuto come tale. È stato un inventore di umorismo mai eguagliato".

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