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Morgan: “Selvaggia Lucarelli messa a Ballando con le stelle da qualcuno, Milly Carlucci mi tuteli”

Morgan a Fanpage.it conferma la querela a Selvaggia Lucarelli e chiede aiuto a Milly Carlucci: “Il programma non può pensare di avermi e trattarmi così”.
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"Morgan è una persona vera". Così ha detto Memo Remigi dopo un momento di spettacolo tutto improvvisato e ben gradito a "Oggi è un altro giorno". Sembrava di essere al varietà del venerdì sera e invece erano solo le 2 del pomeriggio: la controra. Morgan è così, è in grado di trasformare le cose. Tutti dicono: "È un grande artista, ma…" e a Fanpage.it, Marco Castoldi esce da Morgan e dice a tutti: "Non chiamatemi più grande artista se dovete metterci quel ‘ma': ‘ma è maleducato', ‘ma è questo', ‘ma è quell'altro'. Se dite così, non conoscete la mia storia e non conoscete niente di me". Abbiamo parlato di questo e di tutto quello che è successo sabato sera a Ballando con le stelle.

Morgan, come stai?

Sto bene. Se non stessi bene andrebbe tutto a puttane e invece sto bene sia nel fisico e sia nello spirito. Riesco a fronteggiare situazioni così deliranti e distruttive, nel modo migliore possibile.

Ho appena visto in tv un momento di grande spettacolo con Memo Remigi. 

Il momento con Memo Remigi è stato di grande livello perché lui è su un piano completamente diverso. Culturalmente e umanamente, Memo sta in alto. Con lui si può tornare ad una condizione che è sì dello spettacolo d'arte, dello spettacolo televisivo e dell'intrattenimento, che ha elementi preziosi e pregiati. Quando trovo persone così, ho grande pienezza, gioia e fiducia. Memo Remigi è l'autore di tantissime canzoni importanti, era apprezzato anche da Franco Battiato ed è stato fantastico omaggiarlo cantando una sua canzone insieme a lui. È giusto che si dia a Cesare quel che è di Cesare.

E Morgan? "È un grande artista, però…"

"Morgan grande artista, però maleducato" e tutti sti "Però, però, però", ma però cosa? Sai che a quel punto io divento talmente maleducato che ti dico: "Evita di dirmi grande artista". Perché è imbarazzante. Io non potrei mai dire "John Lennon, sì grande artista, però maleducato". Se dico ‘grande artista', io mi fermo lì. ‘Grande artista ma…" significa non riconoscere la grandezza di un artista.

Ed è quello che è successo l'altra sera?

Tutto quello che è successo l'altra sera è pietoso perché significa trascurare l'oggetto della questione, quindi un numero d'arte fatto di musica, ballo, immagini, coreografie, interazioni con il pubblico, il racconto e il legame di scambio tra danza e musica, un lavoro fatto di grande passione e dedizione che è stato ridotto e tralasciato a causa dell'incompetenza di chi è posto là senza conoscere nessun tipo di aspetto di tutto quello che è stato fatto.

Ritornando a Memo Remigi, lui ha detto di te: "è una persona vera". Ecco, forse è questa la chiave: tu che sei una "persona vera" conosci a menadito i meccanismi della finzione scenica e scatta il cortocircuito. 

Il problema è che non decollerà mai una scena televisiva fatta da un professionista e uno capitato lì per caso. Se vogliamo fare del trash, allora va bene. Ma siamo su Rai1, non stiamo facendo trash. Lo spettacolo è una materia che è come il latino. Ha una lingua, una grammatica, ha bisogno di studio. Selvaggia Lucarelli è una malcapitata in questo senso, è una opinionista generica.

Ma non pensi, tornando alla finzione scenica, che Selvaggia Lucarelli sia funzionale allo spettacolo proprio per questo motivo qui?

Se io costruisco un momento di improvvisazione televisivo con lei e lei non è all'altezza perché non conosce la costruzione teatrale di uno spettacolo – perché non ha tempi comici, non ha i vocaboli, non sa come controllare la materia – io oltre a non divertirmi, non diverto. E diventa una cosa imbarazzante che va solo nella deriva che piace al gossip e che piace al trash. Non si cava un ragno dal buco con una roba del genere.

È un peccato perché tu e Alessandra Tripoli state lavorando molto bene. 

Appunto. È incommentabile che davanti a una performance di due minuti di intrattenimento televisivo sulla tv nazionale, che costa tanta fatica, una persona sputa e svilisce un oggetto di tale pregio. Fa girare le scatole. Per questo, a una persona sincera, vera e franca come me – al di là di tutte le dinamiche televisive – gli viene da dire quello che ha detto.

Adesso? Che succede? 

Milly Carlucci, responsabile e capo progetto di questo spettacolo, secondo me ha il dovere di redarguire questo comportamento che ha svilito non soltanto il mio lavoro, ma anche il suo. Perché Milly è molto attenta, molto vicina a tutto, lei vede anche se c'è un bottone fuori posto. E allora, pensare che c'è una hater, una bullista che distrugge solo per vanità e per odio, è una cosa impossibile. Ho anche scritto a Milly Carlucci, le ho detto ‘perché ti ostini'. Selvaggia ha dimostrato di non essere all'altezza del ruolo e c'è un sacco di gente che è capace di fare quello. Non c'è bisogno di ostinarsi.

Cosa ti ha dato fastidio più di tutto? 

Il fatto che senza umiltà abbia detto che quello che abbiamo fatto in scena è stato "come leccare un rospo".  Non ci sto. Se io fossi un epilettico? Un incontinente? Un malato di cancro? Cosa va a sindacare delle mie cartelle cliniche. Dovrebbe giudicare quello che ha visto e invece si mette ad andare fuori tema imbarazzando me e tutta Italia.

Ma è vero che l'hai querelata?

Altroché, risponderà davanti a un giudice. Avrei dovuto farlo già prima, sono cinque puntate che dovrei procedere. Volevo solo vedere dove era in grado di arrivare. Adesso lei ha pubblicato un mio messaggio privato che la legge e la giurisdizione italiana impedisce di divulgare, un messaggio dove tra l'altro le chiedevo scusa, dove ero gentile. Lei non ha solo pubblicato una mia conversazione privata, conversazione di un personaggio pubblico, ma ha poi aggiunto anche il commento denigratorio.

Senti, perdonami se ritorno sullo stesso punto. Non è che dopo tre puntate di un Morgan "cambiato" c'era l'esigenza scenica, funzionale al programma, di far vedere il "solito" Morgan?

È ovvio. Lo so che sono funzionale all'economia del programma. Il programma ha bisogno di me ed è per questo che chiedo che si rispettino le regole della civiltà. Il programma non può pensare di avermi e trattarmi così. Selvaggia Lucarelli è lì perché qualcuno ce l'ha messa e se lei non è in grado di capire che non ci azzecca, qualcun altro lo è. La devono smettere adesso. Se hanno davvero bisogno di me, il programma fa il piacere di darmi il rispetto che è dovuto. Se sono un valore aggiunto, il programma non può prendermi in giro. Se gli serve la lite, non darò più soddisfazione. Oltre questo, non ho intenzione di spingere. E dico anche un'altra cosa.

Prego. 

Le ripercussioni che questi tentativi di discredito hanno sulla mia vita e sulla vita dei miei figli sono tremende. Sono cose che poi portano a non poter lavorare, vedersi togliere la casa, vedersi i compensi non pagati per una serie di situazioni, queste sono tutte cose che fanno di un artista, un martire.

Il pubblico comunque era con te, sabato sera. 

E una persona che si frappone tra l'artista e il pubblico è una persona che il programma dovrebbe bloccare.

Una reazione ufficiale da parte del programma non c'è stata? 

No, non ho parlato con nessuno.

Proviamo a uscire dalla questione della lite, perché poi a tutto questo si risponde con il lavoro. Se puoi parlarne, cosa state preparando per sabato prossimo?

Eh. In tutto ‘sto casino generale, stiamo cercando di fare una versione modernizzata di "Singin'in the rain". E ben venga spoilerare se possiamo dare agli spettatori delle chiavi di lettura. Andatevi a vedere "Singin'in the rain", il più grande musical di tutta la storia del cinema. Andate a vedere che cosa significa scrivere, ballare e recitare canzoni originali. Faremo la nostra versione in modo umile, sarà un omaggio a un grande capolavoro. Quello che ci interessa è il musical, la contaminazione di musica, cinema e danza. E "Singin'in the rain" è l'opera massima.

Con Alessandra Tripoli c'è una grande intesa. E oggi, da Serena Bortone, lei ha parlato benissimo di te. 

Alessandra è una persona pregiata, di grande delicatezza che si impegna tantissimo. È stata una grande fortuna trovare lei e devo tanto a lei. Mi dispiace perché rovinare il lavoro fatto con una persona come lei, è davvero un peccato. Abbiamo rischiato l'eliminazione a causa di questa scenata, se fosse successo non me lo sarei mai perdonato.

Ti farebbe piacere vincere Ballando con le stelle?

Ma certo. A chi non fa piacere vincere. E c'è la possibilità di crescere e di fare sempre meglio in una competizione che, però, deve essere giusta e tenere fuori dal ballo tutto il resto.

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