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Michele Riondino rifiutò il ruolo del Giovane Montalbano: “Fu Camilleri a farmi cambiare idea”

Quello del Commissario Montalbano è uno dei ruoli più iconici della storia della televisione. Dopo la fiction con Luca Zingaretti, nel 2012 andò in onda “Il Giovane Montalbano” con Michele Riondino. L’attore pugliese ha raccontato come il timore di confrontarsi con un personaggio così amato dal pubblico lo abbia fatto titubare sull’accettare il ruolo o meno, decisivo è stato l’incontro con Andrea Camilleri.
A cura di Ilaria Costabile
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Ricoprire il ruolo del Commissario Montalbano, dopo il clamoroso successo avuto dalle prime stagioni della fiction, interpretata da Luca Zingaretti, deve essere stata una vera e propria sfida per Michele Riondino, scelto per interpretare il giovane siciliano, ma sul punto di rifiutare questa grande opportunità. Dal 1 giugno tornano in onda le puntate delle due stagioni de "Il Giovane Montalbano" che raccontano i primi anni del commissario nella sua Vigàta e in un'intervista rilasciata a La Repubblica, l'attore pugliese racconta come è stato rapportarsi con questo ruolo iconico.

L'incontro con Andrea Camilleri

Decisivo fu l'incontro con colui che aveva ideato il personaggio, ovvero Andrea Camilleri. Parlare con lo scrittore fu per Riondino un'esperienza unica, con la quale si convinse dell'opportunità che avrebbe perso se non avesse accettato di interpretare quella parte. È lui stesso a raccontare quelle che sono state le sue paure prima di intraprendere questa sfida, ricordando l'incontro avvenuto con lo scrittore siciliano nella sua casa di Monte Amiata:

Il produttore Carlo Degli Esposti ha dovuto insistere, all’inizio avevo rifiutato. Ero intimorito, Montalbano aveva avuto un tale successo che mi sembrava un rischio enorme. Carlo non mollò ed io posi delle condizioni: di confrontarmi con Camilleri perché mi spiegasse bene il ruolo e di rispettare la lingua siciliana.Un incontro bellissimo: mi spiegò tutto quello che da lettore ero curioso di sapere: dal legame difficile col padre al rapporto pessimo con le donne. Nasce da lontano, dalla morte della madre: è stato come se gli avessero strappato un arto. Poi ho incontrato anche Luca Zingaretti.

Il successo inaspettato della serie

Le due stagioni, in onda rispettivamente nel 2012 e nel 2015, ebbero un certo successo nonostante si temesse che l'affezione del pubblico fosse determinata specialmente dalla figura di Zingaretti, infatti Riondino ha dichiarato: Il successo della serie sorprese anche noi ma dimostra il legame stretto del pubblico col mondo dello scrittore”. Si è parlato spesso di una terza stagione, ma non c'è mai stata una vera e propria conferma da parte dei produttori.

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