Michele Morrone difende 365 giorni: “Non incita alla violenza, le scene di sesso non erano reali”
Il film erotico 365 giorni, noto anche come 365 DNI in polacco, è uno dei film più visti su Netflix per il 2020. A dispetto del mare di polemiche e di critiche che il film ha attirato, dal Codacons fino alla cantautrice statunitense Duffy, a dispetto anche di una qualità non eccelsa, "365 giorni" è stato già rinnovato per un sequel e ha lanciato definitivamente la stella di Michele Morrone, protagonista del film. È il boss della mafia Massimo che, dopo una esperienza di pre-morte, vede il volto di una giovane donna, Laura (Anna Maria Sieklucka). Dopo averla incontrato per caso, la rapisce e le concede 365 giorni per innamorarsi di lui.
Le parole di Michele Morrone
Intervistato dal magazine americano E!News, Michele Morrone ha rispedito al mittente tutte le accuse arrivate alla produzione che inciterebbe all'odio e alla violenza sulle donne:
365 giorni è stato un libro di grande successo in Polonia prima di essere trasformato in un film. È importante ricordarsi che si tratta di un'opera di finzione. Quando un pubblico guarda un film, penso sappia che quello che vede sullo schermo non è reale, ma frutto del lavoro di un attore che cerca di farlo sembrare reale. Confido in questo, che il pubblico sappia che il film è una fantasia. Dobbiamo stare attenti a non limitare la creazione dell'arte. Questo film non intende minimizzare la realtà della violenza sessuale nel mondo.
Le scene di sesso non sono reali
Di recente, Michele Morrone ha anche risposto a una delle domande più gettonate, quelle circa le scene di sesso che sembrano reali: "Non sono affatto reali. Molte persone mi hanno scritto dicendomi che credevano fosse reale, ma non lo sono. Sarebbe stato impossibile. Eppure, se sembrano reali vuol dire che siamo dei bravi attori". Michele Morrone è l'uomo del momento, attualmente libero, è stato sposato con la stilista libanese Rouba Saadeh. Il matrimonio è durato 4 anni, dal 2014 al 2018, anno in cui hanno deciso di separarsi.