Masi propone la minzoliniana Petruni al Tg2: un altro notiziario di destra?
Si deciderà in queste ore in merito alla nuova carica di direttore/direttrice del Tg2, al posto di Orfeo, da poco affiliatosi a Il Messaggero. Tra i papabili sostituti c'è proprio una ex conoscenza del quotidiano italiano, Susanna Petruni. La giornalista del Tg1, una delle poche sopravvisute alle "grandi pulizie" di Minzolini, che giustificò la cacciata di Tiziana Ferrario e Maria Luisa Busi come cambio generazionale, potrebbe essere la nuova responsabile del contenitore giornalistico della seconda rete.
Susanna, giornalista di esperienza, intraprende la sua carriera a inizi degli anni '80 collaborando dapprima con la carta stampa e solo in un secondo momento come cronista televisiva. Di lei ricordiamo la famosa autocelebrazione del Tg1 per gli ascolti registrati con i servizi sul terremoto dell'Aquila e l'episodio dell'omissione di una parola offensiva detta dal premier Berlusconi al tedesco Schulz, durante una seduta dell'europarlamento. Insomma, possiamo dire che la giornalista abbia praticamente inaugurato l'era Minzolini.
Proprio mentre l'Agcom rimprovera e ammonisce Tg1 e Tg4, giudicati troppo faziosi e filogovernativi, nonchè poco obiettivi e responsabili di cattiva informazione, il direttore generale Rai ha la furbissima idea di proporre una creatura di questo partitismo giornalistico ad un tg per ora tagliato fuori dal discorso fazioso, come il Tg2.
Masi che rischia il posto ha, infatti, spinto alla candidatura di futuro capo del Tg2 la minzoliniana Petruni e nel giro di poche ore potremo sapere cosa è stato deciso in merito alla questione: l'Usigrai (Unione sindacale giornalisti Rai), prima della votazione, ha definito vergognosa questa candidatura, palesemente atta ad estendere il controllo dell' informazione di destra ai tg, per ora immacolati.
Ad alimentare il pensiero che la giornalista in questione sia espressamente di parte, non c'è solo il rapporto di lavoro mantenuto con il seguace berlusconiano Minzolini, che tutto sta facendo fuorchè del bene al Tg1, ma anche un episodio increscioso risalente al 2009. In quell'anno ci fù una pesante accusa di Dagospia alla Petruni, indicata come "amica" del premier, questo perchè l'agenzia aveva notato un pacchiano ciondolo a forma di farfalla, sul collo della giornalista, molto simile ai classici regali di Berlusconi per le sue donne. La giornalista negò di possedere alcuna collana di tale sorta, ma La Repubblica postò la foto incriminata, che vi proponiamo.
Insomma, i conti tornebbero! Resta il fatto che, qualora queste accuse di faziosità fossero vere, dietro il bancone più importante del Tg2 potrebbe presenziare un'altra esponente dell'informazione partitica, come se non ce ne fossero già abbastanza.
Se Susanna Petruni ottenesse l'incarico, che fine farà la par condicio in tv?