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Masi vicino alle dimissioni, la Rai smentisce Repubblica: tutto falso

La Repubblica annuncia le dimissioni del direttore generale Rai Mauro Masi, ma la tv pubblica smentisce la notizia: il capo dell’emittente televisiva rischierebbe il posto per la combutta fallita con Santoro e i cosìdetti nemici televisivi di Berlusconi.
A cura di Marianna D Onghia
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Non c'è pace per il direttore generale della Rai Mauro Masi: dopo il primo rischio di licenziamento per la gag di Luca e Paolo, l'articolo de La Repubblica di oggi annuncerebbe un cambio di poltrona per uno dei vertici della tv pubblica.

Il quotidiano più letto d'Italia, secondo gli ultimi sondaggi, affidabile fin ora in materia di contenuti e indiscrezioni, avrebbe parlato stamane di un passaggio di Masi alla direzione di Snam rete gas, gruppo affiliato all'azienda italiana di energia Eni, a favore di un nuovo direttore generale Rai tra i candidati Lorenza Lei e Antonio Verro.

La sfiducia a  Mauro Masi deriverebbe, in maniera diretta, dallo scontento del premier Berlusconi, sempre a detta de La Repubblica, che parla di una missione fallita per l'uomo del presidente del consiglio. Il giornale ha ribadito nell'articolo il suo pensiero in merito alla candidatura di Masi, che sarebbe servita al presidente per avere maggiore controllo sui suoi "nemici televisivi", quali Santoro, Serena Dandini, Fabio Fazio, Milena Gabanelli e Floris di Ballarò, che da sempre costituiscono per il premier, a detta sua e di molti, una cattiva propaganda alla condotta politica e privata di Berlusconi.

Il litigio in diretta con Santoro aveva già visto Masi perdere, mediaticamente parlando, la sfida con le personalità d'ostacolo al suo premier, risultando prevaricato dal conduttore di Annozero, accusato dal direttore di cattiva televisione, mai motivata fino in fondo dal capo principale della Rai.

La "testa" di Masi potrebbe proprio cadere perchè non all'altezza di quello che sarebbe dovuto essere il suo compito sin dall'inizio: se proprio non vogliamo parlare di eliminazione dell'opposione, avrebbe almeno dovuto difendere l'equità di informazione nella sua emittente, cosa che con l'arrivo di Sgarbi e Ferrara con Radio Londra la Rai comincia a fare.

La stessa tv pubblica, a dimostrazione di questi piccoli successi in quella che per La Repubblica sarebbe la missione di Masi direttore, smentisce il licenziamento del capo generale, che non avrebbe condotto comportamenti e scelte direttive non convincenti per la stessa Rai, tanto da optare per il suo allontanamento.

Insomma, l'indiscrezione de La Repubblica si rivelerà vera o meno? La Rai tv scuote la testa, ma la direzione generale di Masi vacilla da tempo, è inutile nascondersi dietro un dito, sia in merito al suo presunto compito berlusconiano, sia per la gestione di prodotti Rai come Sanremo 2011.

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