6.394 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Martina Panini a Tu si que vales: “Sorda e trans, ho subito violenze. Solo mia nonna mi ha capito”

Nella quinta puntata di Tu si que vales, Martina Panini ha raccontato la sua storia: transessuale e sorda da quando aveva 3 anni, fino a quattro anni fa si chiamava Marco. Nel suo percorso doloroso, fatto di bullismo e violenze, nonna Antonia è sempre stata al suo fianco: “Vorrei che il mondo fosse diverso, che capissero cosa vuol dire essere in un corpo sbagliato e avere un handicap”.
A cura di Valeria Morini
6.394 CONDIVISIONI
Immagine

A Tu si que vales, nella quinta puntata di sabato 10 ottobre, ha colpito molto la storia di Martina Panini, una ragazza proveniente da Sansepolcro, in provincia di Arezzo. La giovane ha raccontato il suo passato duro e doloroso, segnato dai pregiudizi e dal bullismo. Perché Martina è nata nel corpo di un uomo, Marco, e sin da piccola ha dovuto fronteggiare un handicap.

Fino a quattro anni fa ero Marco. Ho percorso questa infanzia con i miei genitori e mia nonna. A tre anni mi è stata diagnosticata la sordità e porto due protesi. Iniziarono anni di bullismo e violenze. Mi picchiavano perché volevano che parlassi meglio. Ho capito di non essere nel corpo giusto e il bullismo è continuato. Le persone mi offendevano pesantemente. Ho iniziato a soffrire molto.

Il grande aiuto della nonna Antonia

Se il rapporto con i genitori è stato difficile per molto tempo, Martina ha avuto una persona speciale al suo fianco fin dall'inizio: l'adorata nonna Antonia, che le "ha fatto da mamma" e che è vissuta fino a 101 anni. "Mia nonna era l'unica persona che mi aveva capito. I nonni sono patrimonio dell'umanità, i genitori non mi hanno mai saputo capire cosa vuol dire essere nata in un corpo sbagliato. Hanno tirato su un muro perché pensavano che io fossi in una fase di crescita", ha raccontato Martina, spiegando che nonna Antonia è stata con lei anche in tutto il processo di transizione e che oggi ha anche mamma e papà al suo fianco:

Mia nonna mi ha portato a un percorso fino al giorno del mio intervento, mi ha aiutato. Parlo per chi ha un orientamento sessuale diverso o ha subito un cambiamento. Spero ci sia la possibilità professionale, perché ho subito bullismo anche sul lavoro. Mi hanno bullizzato solo perché portavo due protesi e perché ero un uomo. Vorrei che il mondo fosse diverso. Vorrei capissero cosa vuol dire essere in un corpo sbagliato e avere un handicap. Ora i miei genitori mi stimano perché sono riuscita ad affrontare tante cose. Li ho odiati, ma ora li posso amare.

Il discorso di Sabrina Ferilli

La giuria ha lodato la grande umanità di nonna Antonia e Sabrina Ferilli ha regalato un importante messaggio sulla tolleranza: "La sensibilizzazione rispetto a questi problemi dovrebbe essere giornaliera. Non sono queste le divisioni da portare, le differenze da sottolineare. La differenza è tra la persona per bene e quella di malaffare. Tra il disonesto e l’onesto. Tra il mascalzone e la persona corretta. Queste sono cose che riguardano esclusivamente la sfera personale. E proprio perché dietro c’è sofferenza ci dovrebbe essere da parte nostra un’attenzione e un’accoglienza in più".

Chi è Martina Panini

La sua storia ha convinto la giuria e pubblico e Martina è riuscita a passare pienamente il turno a Tu si que vales. Martina Panini ha 34 anni ed è molto affermata come make up artist e consulente d'immagine (ama definirsi "la strega del make up"). Non è la prima volta che appare in televisione: aveva già raccontato il suo percorso a Vieni da me da Caterina Balivo, insieme alla madre Veriana.

6.394 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views