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Mario 3, da stasera su Mtv torna Maccio Capatonda

Torna il telegiornale più spassoso d’Italia con i suoi protagonisti e tante novità: Mario, senza memoria e più cattivo, Ginetto, che dovrà risultare credibile come premier, Lord Micidial e i collaboratori Salvo Errori e Jo Cagnaccia.
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Riparte da questa sera su Mtv (ore 23) la nuova stagione di "Mario – Una serie di Maccio Capatonda". Ma è la seconda o e la terza stagione? È la terza, in quello che appare come l'ennesimo delirio demenziale del popolare comico abruzzese, che ha stravolto tutto con uno speciale girato in VHS e andato in onda su Mtv la scorsa primavera dal titolo "Mario Mario Mario": viene considerata quella la seconda stagione della serie. Nella terza stagione ritroviamo il nostro Mario senza memoria del passato e con un carattere completamente stravolto dalle malefiche azioni che Lord Micidial (Rupert Sciamenna) ha fatto sulla sua mente. Adesso Mario è cattivo, ha un look da tamarro ed i capelli lunghi (con riporto), ed appare come il conduttore del telegiornale che il suo padre naturale ha sempre sognato, tutto super sponsor e qualità azzerata.

Lontano dall'essere quel giornalista che combatteva a difesa del Tg del suo maestro Paolo Buonanima, adesso è in combutta con suo padre per aiutarlo nella conquista del mondo. Questa volta la missione sarà quella di rendere Ginetto credibile come premier, dopo averlo fatto diventare un giornalista. Restano tutti i personaggi che hanno reso storica la prima (e la seconda, a questo punto) stagione di "Mario",  a partire dai cronisti Jo Cagnaccia (Francesca Macrì) e Salvo Errori (Pippo Lorusso), l'orrenda truccatrice Jenny (Anna Pannocchia), che inizierà a parlare insipegabilmente napoletano dopo aver tentato il suicidio,  e ancora l'aiuto regista Michelangelo (Ektor Baboden), la segretaria Carolina (Nina Prestigiovanni), Ozio il custode (Ivo Avido) e Melany (Lavinia Longhi).

L'Italia è dunque pronta alla terza (si, terza) stagione, che anche questa volta prenderà di mira con una comicità surreale e scorretta, tutti i vizi del nostro sistema Paese, dalla televisione del dolore ad un'informazione sempre più orientata alla continua ricerca dello scoop ad ogni costo.

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