Margherita Morchio, l’attrice più vista su Netflix: “Curon 2 si farà? Ci speriamo tutti”
Nei luoghi di Curon, la serie dei misteri che sta spopolando su Netflix, si muove con determinazione il personaggio di Daria. Interpretato da Margherita Morchio, Daria è uno dei personaggi più amati della serie tv diretta da Fabio Mollo e Lyda Patitucci. Ai microfoni di Fanpage.it, l'attrice di appena 20 anni detiene già un piccolo record: è la più vista su Netflix.
Oltre alla Daria di "Curon", gli abbonati possono ritrovare Margherita Morchio nel ruolo di Meg in "Succede", il film tratto dal libro di Sofia Viscardi. Così, da un mese, il suo volto è stabilmente in cima alle preferenze: "È una sensazione stranissima! Il fatto che il film stia godendo di una seconda vita su Netflix mi riempie di gioia". E sulla seconda stagione di Curon, per adesso, c'è un cauto ottimismo: "Non si sa ancora nulla, ma ci spero tantissimo". Nei giorni di quarantena ne ha approfittato per studiare i grandi registi italiani, su tutti Paolo Sorrentino: "Ho visto La grande bellezza e Il Divo".
Margherita, Curon è un successo. È al top tra le più viste nei 190 Paesi in cui Netflix è disponibile.
Penso di essere troppo dentro il progetto per rendermi effettivamente conto di quanto stia andando bene. Fa molto piacere, ho lavorato tanto e ci ho messo tanto impegno, come il resto della troupe. Fa piacere sapere che le persone la stiano apprezzando.
Tutti chiedono la seconda stagione. Ci possiamo sperare?
Non so ancora niente sulla possibilità di una seconda stagione. Io però ci spero tantissimo perché sarebbe un'esperienza stupenda. Però davvero, non c'è ancora nessuna notizia in merito, possiamo solo incrociare le dita e sperare.
La cittadina è la protagonista assoluta della serie tv. Come è stato girare in quei luoghi?
Abbiamo avuto grande fortuna. Curon è stato un valore aggiunto, ci ha aiutato tantissimo. Anche le condizioni meteorologiche con cui abbiamo girato hanno dato uno spessore realistico al percorso affrontato dai personaggi. Abbiamo recitato con la neve, la pioggia e il vento forte. Dal punto di vista attoriale, questo ti dà una grande mano.
Nella serie ognuno ha un lato visibile e un lato oscuro. Quali sono quelli di Margherita Morchio?
Sono una ragazza molto timida e introversa, ma se si ha voglia e tempo di conoscermi si capisce che non lo sono così tanto. Aver avuto l'opportunità di interpretare Daria, che è il mio opposto, è stata una grandissima fortuna. Mi ha dato la possibilità di diventare qualcuno di completamente diverso da me.
Se scrivi "Margherita Morchio" su Netflix scopri che sei da quasi un mese in Top 10 su Netflix. Prima di "Curon" c'è stato "Succede"…
(ride, ndr)…è una sensazione stranissima! Anche perché "Succede" è uscito al cinema più di un anno fa e il fatto che adesso stia vivendo una seconda vita su Netflix mi rende orgogliosa. Rappresenta un periodo della mia vita che ricordo essere stato molto molto bello. Ho dedicato tanto a quel progetto e sono felice che sia stato apprezzato così tanto.
Hai 20 anni, sei giovanissima, quindi perdona la domanda: quando hai cominciato a capire che la passione poteva trasformarsi in un lavoro?
La passione per la recitazione l'ho avuta sin da piccola, ma ho iniziato a considerarla come carriera più avanti. A 14 anni ho iniziato a frequentare un corso di teatro qui a Milano, "Quelli di Grock", e da lì ho cominciato a capire che poteva essere più di una passione.
Sei impegnata nella lettura di qualche copione in questo momento?
Sinceramente mi sto godendo il momento, mi sto prendendo un po' di pausa. La quarantena mi ha dato la possibilità di riscoprire film di registi italiani che non avevo visto.
Tipo?
Ultimamente mi sono dedicata a Paolo Sorrentino. Ho visto "La grande bellezza" e "Il Divo".
Quale ti è piaciuto di più?
Il Divo, bellissimo.
Un consiglio non richiesto: recupera "L'uomo in più" e "Le conseguenze dell'amore".
Assolutamente, sono già in lista.
Dopo "Succede" e "Curon", quale progetto ti piacerebbe sulla tua strada?
Sono sempre stata affascinata dai personaggi realmente esistiti. Partecipare a un biopic sarebbe un tipo di lavoro che in questo momento mi affascina molto.
C'è un'attrice a cui ti ispiri?
Marion Cotillard. Uno dei primi film che ho visto è stato "La vie en Rose" è stato per me importante. Mi ha fatto appassionare al cinema.
Torniamo a Curon. Ho letto che hai avuto un grande feeling in scena con Luca Lionello?
A 20 anni avere il privilegio di recitare con un attore così potente è da sfruttare il più possibile. È stata una sorta di workshop perché Luca è uno di quelli che non fa i singoli ciak nello stesso modo. Seguire l'onda e gli stimoli che ti manda è molto formativo.
E con altri?
Mi sono trovata benissimo con Juju (Di Domenico, che nella serie tv interpreta Miki, ndr).
Proprio con Juju hai la scena del bacio, molto discussa anche in rete.
Per me è stato assolutamente naturale. L'ho affrontato con la leggerezza del mio personaggio. Per Daria è un semplice bacio che dai quando sei ubriaca. Poi io e Juju già creato un rapporto molto stretto, quindi è stato assolutamente spontaneo.
Daria è la vera spaccacuori di Curon. Fa innamorare prima Miki e poi suo fratello Giulio.
Si, ci ho pensato anche io. Daria ha deciso di non farsi mancare proprio nulla.