video suggerito
video suggerito

Marco Palvetti: “Uscire da Gomorra non è stata una mia scelta personale”

L’attore interprete di Salvatore Conte in “Gomorra – La Serie” fa chiarezza sulle dinamiche interne che avrebbero portato all’eliminazione del suo personaggio dalla serie: “Non ci sono stati problemi di nessun tipo, con nessuno. Un attore può dare risposte fino a un certo punto”.
A cura di Andrea Parrella
18 CONDIVISIONI
Immagine

Marco Palvetti, alias Salvatore Conte in Gomorra – La Serie, mette in chiaro alcune cose a distanza di una settimana dalla morte del suo personaggio nella serie televisiva di Sky tratta dal libro di Roberto Saviano uscito oramai dieci anni fa. L'attore napoletano ci ha tenuto a precisare sulla sua pagina Facebook come si sia giunti alla scelta di far uscire di scena il suo personaggio dalla serie televisiva, tentando di fugare ogni sospetto in merito a dissidi interni, scelte personalistiche e altre motivazioni che prescindessero da esigenze di scrittura. Si serve di Shakespeare, Palvetti, per far capire come la narrazione non possa assoggettarsi alla volontà dell'attore, che "può dare delle risposte fino a un certo punto". 

Marco Palvetti si limita a dire che la scelta di far morire Salvatore Conte non sia dipesa da una sua richiesta o da dissidi presunti con gli sceneggiatori di cui si è vociferato in questi giorni. Giorni in cui è dilagato il disappunto di molti per l'effetto spoiler di Gomorra che ha travolto quei telespettatori che non erano riusciti a vedere in tempo reale l'episodio della morte di Salvatore Conte. Diplomatico come sempre, Palvetti saluta chiedendo che ogni supposizione giornalistica si basi sempre su qualcosa di vero. Ecco parte del suo post su Facebook:

Evidentemente non è stato chiaro quanto ho scritto qualche giorno fa circa il fatto che per me il lavoro dell'Attore consiste nel dar vita a quanto è scritto nel copione o nella sceneggiatura.
Allora ribadisco (con piacere poichè la condivisione è importante e aiuta a comprendersi meglio) e aggiungo alcuni punti anche nel rispetto dei colleghi, degli addetti ai lavori con i quali ho lavorato e di un prodotto a cui sono legato e che con il suo potenziale qualitativo ha dato e da molto alla cinematografia seriale italiana.
1) non ci sono stati problemi di nessun tipo, con nessuno.
2) non è stata una scelta mia personale uscire dalla serie (cosa che ho letto qua e la)

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views