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Domenica In 2020/2021

Mara Venier: “Se il mio avversario vince, da persona educata e perbene mi complimento”

“Non c’è una guerra con Barbara d’Urso da parte mia”, dice Mara Venier a TvTalk, lanciando in ogni caso l’ennesima frecciata alla collega, con la quale ha ammesso ci siano tensioni reciproche: “Io mi limito a ringraziare il pubblico per i miei dati, poi dall’altra parte c’è qualcuno che dice quei dati non siano veri. Ma che me frega a me!”.
A cura di Andrea Parrella
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Il siparietto della sfida domenicale a distanza tra Mara Venier e Barbara d'Urso è tra i leit motiv di questo inizio di stagione televisiva. Nelle puntate precedenti di questa storia abbiamo visto prima le due conduttrici mostrare prima grande lealtà reciproca, amicizia e affetto (la stagione non era ancora iniziata) prima che la situazione si raffreddasse, in seguito ai risultati delle prime puntate, con la Venier in testa e la D'Urso pronta a controbattere, offrendo una fantasiosa narrazione degli ascolti secondo la quale il suo programma non ne usciva sconfitto. Deve essere stato questo atteggiamento a suscitare fastidio nella Venier, che a quel punto ha dismesso i panni della sportività e ha ammesso pubblicamente le tensioni con la collega, ribadendo il concetto nel corso dell'intervento a Tv Talk, il programma del sabato di Rai3 che analizza la settimana televisiva appena trascorsa:

Io sono una persona educata e perbene, se il competitor vince anche di uno 0, mi sembra giusto dirlo e complimentarmi. Non c'è una guerra da parte mia. Da parte mia no. Io mi limito a ringraziare il pubblico che ha seguito Domenica In e metto i dati che mi vengono dati. Poi c'è qualcun altro che dice che quei dati non sono ‘veri'… ma che me frega a me! A me bastano quelli che ho. Io credo di fare un bel programma, ho avuto attestati di gradimento da parte del pubblico e della critica. Io vado avanti a fare il mio programma, io non sono contro nessuno. Io faccio il programma per il pubblico e cerco di farlo bene

A tal proposito viene interrogata anche rispetto a quella uscita della scorsa settimana, quando con veemenza aveva sottolineato la sua Domenica In fosse una trasmissione fatta "col cuore", parole sulle quali aveva posto l'accento offrendo l'impressione che si trattasse di un verso alla collega, cosa che lei smentisce:

Giuro, non era polemica quella ‘col cuore'. Non è che adesso non si può più usare la parola ‘cuore' perché c'è la d'Urso che dice ‘col cuore', eh… sennò diventa l'asilo Mariuccia […] Avevo appena finito di intervistare Loretta Goggi, una delle più belle interviste che abbia mai fatto Ci conosciamo, ci vogliamo bene… so tante cose e c'era un feeling particolare tra noi due, un'emozione palpabile e molto di più che non posso dire ma che ci dicevamo con gli occhi. Eravamo commosse tutte e due: alla fine dell'intervista ho detto di esser contenta di fare questo programma perché quello che era venuto fuori erano i sentimenti quelli veri, ma non era rivolto verso nessuno, credetemi

Dopo quattro puntate la sua Domenica In è stata già sottoposta ad un restyling importante, con alcuni cambiamenti seguiti alla sconfitta con la d'Urso della terza settimana. Tra questi l'eliminazione del cruciverbone, sperimentato nelle prime settimane in ricordo e omaggio a Gianni Boncompagni: "Non ha funzionato". La conduttrice svela inoltre uno dei possibili segreti delle sue interviste:

Io non ho mai nulla di scritto in trasmissione, è il mio metodo. Non perché sia particolare, ma perché io non so leggere: e così alla mattina memorizzo quello che mi interessa, tra vecchie interviste e note biografiche che ho letto in settimana, prendo tre spunti in tutto e poi vado. Ascolto molto, questo è vero. Sarà anche questo il motivo della naturalezza delle interviste

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