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Manuel Bortuzzo: “Clarissa come una mascotte in mezzo agli afrone*ri americani”, la reazione di Lulù

Manuel Bortuzzo scivola sulla ‘N word’, scherzando con Lulù a proposito della sorella Clarissa, senza accorgersi che il termine potrebbe scaldare gli animi del pubblico. Stupisce la reazione della Selassié che sta al gioco, ride e la prende con leggerezza, se si pensa che pochi giorni prima era esplosa in pianti e urla per il presunto razzismo di Soleil che aveva usato la parola “scimmie”. Aveva anche raccontato di aver sofferto da bambina proprio perché la chiamavano ‘neg*a’: “Dicevano ‘quella è neg*a, che brutta, che schifo’..”.
A cura di Giulia Turco
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A Manuel Bortuzzo sfugge uno scivolone che non è passato inosservato all'occhio attento del pubblico del GFVip. Durante un lungo pomeriggio di chiacchiere con Lulù, il nuotatore ha provato a mettere in chiaro le sue intenzioni con la ragazza, affrontando il tema del loro futuro fuori dalla casa. Per stemperare la tensione, non sono mancati momenti di ironia, di scherzi e battute. Manuel ha provato ad alleggerire il clima tirando in mezzo la sorella di Lulù, Clarissa, che nel frattempo si era appostata nel bel mezzo del salone, braccia incrociate, a monitorare la situazione della casa. In quel contesto, a Manuel è sfuggita la fatidica ‘N word‘.

Manuel pronuncia la ‘N word'

"Lei sembra proprio un baby boss della Banda Bassotti", commenta Manuel notando Clarissa al centro del loft, che non si rende conto di essere osservata. "Clari è tremenda sì", ride Lulù. "Eh lo vedo… Lei dovrebbe stare in mezzo agli afroneg*i americani, come mascotte tipo", continua Manuel, senza rendersi conto di aver pronunciato una parola scomoda, che potrebbe scaldare gli animi del pubblico. Stupisce la reazione di Lulù, che una settimana prima era andata su tutte le furie con crisi isteriche incontrollabili sulla scia della parola "scimmie" usata da Soleil Sorge nella discussione con Ainett Stephens. La Selassié sembra invece sembra divertita dalla battuta di Manuel e continua a giocare:" È cattiva Clari. Sai quante volte, anche se sono più grande di lei, sono io a chiederle consigli?".

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Quando Lulù in lacrime diceva: "Mi chiavano neg*a"

Con i compagni, dopo l'episodio di presunto razzismo, Lulù si era sfogata raccontando alcuni aneddoti del suo passato quando ha sofferto perché veniva giudicata dai coetanei per le sue origini. "Fino alla seconda elementare mi sentivo come tutti gli altri, poi è venuto un bambino e mi ha chiamato neg*a. Non avevo mai sentito quella parola, neanche sapevo cosa volesse dire", raccontava in lacrime. Alle medie poi sarebbe stata vittima di razzismo e di bullismo e spesso le veniva rivolto il termine neg*ra: "Alle medie vedevo tutte le mie amiche fidanzate ed io invece no. A Roma c’era una mentalità brutta, dicevano ‘quella è neg*a, che brutta, che schifo’..".

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