video suggerito
video suggerito
Mattino Cinque 2019/2020

“Mamma, insieme ce la faremo”: Panicucci commossa dal figlio di Pinky, bruciata viva dal marito

Nella puntata di “Mattino5”, Federica Panicucci ha intervistato Parvidner Kaur, la donna bruciata viva dal marito di fronte ai figli nel 2015. “Non riuscivo più ad accettare il mio corpo ma mio figlio mi ha abbracciato e mi ha detto ‘Mamma, sei una leonessa. Insieme ce la faremo” ha raccontato Pinky, una confessione che ha scatenato le lacrime della conduttrice, provata da tanta cieca violenza.
A cura di Stefania Rocco
153 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Federica Panicucci ha dedicato la puntata di “Mattino5” del 27 novembre alle donne vittime di violenza domestica, con particolare riferimento ai casi come quello di Valentina Pitzalis e Gessica Notaro, donne che sono state arse vive dagli ex compagni che non accettavano di essere lasciati. Parvidner Kaur, la donna che fu bruciata viva dal marito Ajaib Singh di fronte ai loro figli, ha accettato di raccontare la sua storia in studio. Il suo aguzzino è stato condannato a 14 anni di carcere per averla cosparsa di liquido infiammabile e avere appiccato le fiamme che hanno deturpato il 30% del suo corpo, condannandola a interminabili mesi in ospedale. Una storia forte che ha scatenato la rabbia della padrona di casa e, infine, le sue lacrime.

La storia di Pinky, bruciata viva di fronte ai suoi figli

Il mio ex marito è stato condannato a 14 anni di carcere e all’espulsione dall’Italia a fine pena. Ho paura che venga a cercarmi una volta uscito” ha raccontato Pinky, che oggi si occupa da sola dei suoi due bambini: “All’inizio il nostro rapporto era molto bello, eravamo molto innamorati. I problemi sono iniziati dopo la nascita del nostro primo figlio.Per la cultura indiana il primo figlio deve essere maschio e io ho avuto una femmina. All’inizio l’ha amata poi ha cominciato a farsi influenzare dalla sua famiglia e dalla comunità ed è diventato aggressivo. Inoltre, si sentiva sminuito dal fatto che io lavorassi e lui no”. L’aggressione risale al 20 novembre del 2015, giorno in cui Pinky comunicò al marito che lo avrebbe lasciato:

All’inizio si trattava di violenza psicologica, poi verbale e infine fisica. La sera del 20 novembre 2015 ha deciso di darmi fuoco. Dopo una serie di maltrattamenti, gli ho comunicato che volevo separarmi. Lui ha reagito male, non accettava il fatto che io andassi via. Mi ha picchiato e insultato di fronte ai bambini. Poi, mentre gli chiedevo di lasciarmi andare, mi ha gettato addosso della diavolina liquida minacciando di ammazzarmi. Sono riuscita a scappare ma di fronte al cancello mi sono bloccata perché avevo paura che facesse del male ai bambini. Ne ha approfittato e mi ha raggiunto, poi ha acceso un accendino rosso e mi ha dato fuoco. I vicini sono intervenuti subito, mi hanno salvato e lo hanno bloccato.

L’abbraccio del figlio di Pinky, piange Federica Panicucci

Residente a Dello, in provincia di Brescia, la 28enne Pinky ha rischiato di perdere i suoi figli dopo l’aggressione: “Mio fratello è riuscito a bloccare gli assistenti sociali e a ottenere l’affido dei bambini. Intanto il mio ex è stato arrestato e la sua famiglia mi ha addossato tutte le colpe. Ritenevano fosse colpa mia, che avevo la lingua lunga e che lo avevo provocato”. E di fronte all’abbraccio del figlio di Pinky, che ha così provato a infondere alla madre il coraggio necessario per reagire, la Panicucci si è commossa:

Quando sono uscita dall’ospedale ero terrorizzata, il mio corpo non era più il mio e temevo di non farcela a occuparmi da sola di due bambini. Ero depressa ma ricordo che una sera mio figlio mi ha abbracciato e mi ha detto: “Mamma, tu sei una leonessa. Insieme ce la faremo”. Lì ho deciso che sarei andata avanti per loro. Non se lo meritano.

Video thumbnail
153 CONDIVISIONI
31 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views