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“Mahmood e Matteo Salvini insieme al Maurizio Costanzo Show”

Il Maurizio Costanzo Show torna giovedì 28 marzo con due grandi ospiti sullo stesso palco: Matteo Salvini e Mahmood. I due sono stati i protagonisti di una contrapposizione ideologica, rivelatasi poi un grande equivoco. Ci sarà modo per entrambi di chiarirsi pubblicamente in quella che è “la casa” del decano del giornalismo nazional-popolare.
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Sono stati entrambi vittime di una strumentalizzazione e di una presunta contrapposizione ideologica, saliranno insieme sullo stesso palco in occasione della prima puntata della nuova stagione del "Maurizio Costanzo Show". Parliamo di Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo 2019 con "Soldi", e Matteo Salvini, il Ministro dell'interno e leader della Lega.

La prima puntata del Maurizio Costanzo Show

Stando alle anticipazioni fornite da Giuseppe Candela per Dagospia, la registrazione della prima puntata della nuova stagione dello storico programma è prevista per martedì 26 marzo. La messa in onda è invece prevista per giovedì 28 marzo. Come è noto, la vittoria del cantante fece storcere il naso al Ministro che espresse in tempo reale via Twitter la sua preferenza per Ultimo. Si aprì così un dibattito sui social che ha finito addirittura col mettere in discussione la nazionalità di Mahmood, italiano nato a Milano da padre egiziano.

Il caso tra Matteo Salvini e Mahmood

Perché dopo quel tweet, Mahmood è stato il bersaglio di una violenta esplosione dialettica sui social. Così violenta, da costringere lo stesso Ministro a fare dietrofront e scusarsi telefonicamente: "Mi sono sentito con lui, non deve integrarsi, lui è italiano al 100%". Il cambio di rotta di Matteo Salvini è stato dovuto dal fatto che il suo stesso tweet era stato accolto negativamente dai suoi stessi elettori. Dal canto suo, Mahmood continua a evitare di essere bollato politicamente da qualsiasi schieramento, di destra o di sinistra. Vuole parlare solo di musica e non di altro. Come ha dichiarato il cantante da Giovanni Floris a "diMartedì": "Dopo la vittoria di Sanremo ho ricevuto commenti razzisti, penso che non debbano esserci queste differenze al giorno d'oggi. Sono cresciuto in una generazione mista, alle elementari c'erano il cinese, il russo, una generazione mista, appunto, la mia generazione è cresciuta con la mente aperta. Sono arrivato a 26 anni, però, dopo la vittoria al festival, per sentirmi straniero nel mio Paese".

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