Lyudmila, moglie del pompiere Vasily di Chernobyl: “Bugie nelle serie di HBO, mai dato il permesso”
Lyudmila è la vedova di Vasily Ignatenko, uno dei pompieri richiamati a Chernobyl la mattina del 26 aprile 1986 per spegnere l’incendio che aveva coinvolto il reattore 4 della centrale Lenin. La storia di questa coppia, costretta a sostenere l’enorme costo umano della più grande tragedia nucleare della storia, è stata raccontata nella serie tv “Chernobyl” realizzata da HBO. Vasily, convocato insieme ad altri colleghi pochi minuti dopo lo scoppio dell’incendio, sarebbe morto tra atroci sofferenze il 13 maggio 1986, 17 giorni dopo il disastro, per avvelenamento da radiazioni. Aveva solo 25 anni. All’epoca del suo ricovero, la moglie Lyudmila era incinta del loro primo figlio: decise di stargli vicino in ospedale, fornendogli le cure palliative del caso. Era il 1986, non si sapeva ancora molto di radiazioni e la giovane donna ucraina non aveva compreso il rischio derivante dalla contaminazione. Ha pagato un prezzo carissimo: la figlia che portava in grembo morì 4 ore dopo la nascita per una cardiopatia congenita.
La moglie del pompiere Vasily contro la serie Chernobyl
HBO ha realizzato la serie tv in 5 puntate “Chernobyl” che racconta il disastro nucleare che si verificò nell’Ucraina sovietica e le drammatiche conseguenze pagate dagli uomini che persero la vita a causa dell’esposizione alle radiazioni. Tra i personaggi realmente esistiti la cui storia è stata trasposta sul piccolo schermo c’è Lyudmila, interpretata nella serie dall’attrice irlandese Jessie Buckley. La vedova di Vasily ha dichiarato alla BBC di non essere mai stata informata a proposito del progetto di realizzare una serie:
Quando ho saputo che sarebbe stata fatta una fiction in cui veniva raccontata anche la mia storia mi sono preoccupata. Non avevo dato il permesso a Hbo per portarla sullo schermo ho sentito il dolore riaffiorare. Sono stata assediata dai giornalisti, hanno preso a calci la mia porta. Volevano a tutti i costi un’ intervista. La produzione si è comportata molto male con me. Non mi hanno mai avvisata. Un giorno ho ricevuto una chiamata da Mosca. Mi hanno detto che stavano girando la serie tv a Kiev e in Lettonia, dicevano di avermi provata a contattare, ma non erano riusciti. Le riprese erano già terminate, per questo mi offrivano 3.000 dollari. Ho riattaccato il telefono, pensavo fosse una truffa.
HBO si difende, avrebbe contattato Lyudmila Ignatenko
Una una nota, la casa di produzione HBO si è difesa sostenendo “di aver lavorato a Chernobyl con l’intento di rappresentare al meglio e con la massima sensibilità tutti i protagonisti della vicenda reale, inclusa Lyudmila Ignatenko, che abbiamo contattato più volte. La signora non ha mai detto di non volere che la storia sua e del marito Vasily venisse portata sullo schermo”. La Buckley, attrice che interpreta Lyudmila nella serie, ha aggiunto: “Avrei tanto voluto darle un abbraccio. Spero di aver raccontato fedelmente la sua storia”.
La vedova di Vasily non si è mai risposata
Lyudmila sostiene di avere riscontrato diverse inesattezze nella serie tv di HBO. “È piena di bugie ma ci sono anche dettagli molto accurati. Gli abiti, ad esempio. Io stessa avevo un maglione grigio come quello indossato dall’attrice che mi ha interpretata” ha dichiarato, per poi descrivere il contenuto di parte delle critiche che le sarebbero state rivolte: “In tanti poi mi hanno accusato per aver messo a rischio la vita del mio bambino. Ma ai tempi non sapevamo nulla delle radiazioni, pensavo fosse al sicuro dentro la mia pancia”. La vedova di Vasily non si è mai più risposata, ma ha avuto un altro figlio diversi anni dopo la tragedia. Quel grande amore conserva ancora il potere di commuoverla: “Poco prima di morire mi ha regalato tre fiori, li teneva sotto il cuscino del suo letto d’ospedale. È stato il nostro ultimo momento romantico”.