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“Lucio Dalla era gay ma non lo diceva”: Lucia Annunziata denuncia l’omofobia italiana

Polemiche e reazioni sull’intervento di Lucia Annunziata a In mezz’ora, soprattutto per aver puntato l’accento sulla presunta omosessualità di Lucio Dalla. L’ipocrisia della Chiesa davanti ad un gay che non si è mai dichiarato tale è stato il tema forte della puntata, mal digerita dalle persone più vicine all’artista.
A cura di Laura Balbi
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Polemiche e reazioni sull'intervento di Lucia Annunziata a In mezz'ora, dove ha puntato l'accento sulla presunta omosessualità di Lucio Dalla, durante i suoi funerali. L'ipocrisia della chiesa dinnanzi a un gay che non si è mai dichiarato tale, è stato il tema forte della puntata, mal digerita dalle persone più vicine all'artista.

Ha sollevato un polverone di polemiche l’intervento di Lucia Annunziata in Mezz’ora, il consueto spazio di approfondimento domenicale dedicato a interviste e temi di attualità. Durante la messa in onda di ieri, in cui si sono svolti i funerali di Lucio Dalla, la giornalista ha affrontato con molta irruenza il tema dell’omosessualità e l’accettazione da parte della Chiesa cattolica. Mentre era in collegamento con una rappresentate della comunità omosessuale, una dipendente lesbica della polizia municipale di Bologna, la Annunziata ha affermato: “Lucio Dalla era gay, per tutta la vita però non l’ha mai detto. Il suo caso è l’espressione di quanta omofobia ci sia in questo Paese. Così si vive in Italia la vicenda gay: va tutto bene e ti seppelliscono anche in una cattedrale con tutte le benedizioni della Chiesa, se non dici di essere gay.”

“ Lucio Dalla era gay, per tutta la vita però non l’ha mai detto. ”
Lucia Annunziata
Subito dopo la conduttrice si sofferma sull’intervista a Simonetta Moro, per l'appunto definendo il “problema” di essere gay essendo in servizio per le forze dell’ordine. La polemica si è scatenata nel giro di poco, considerando che la Annunziata ha voluto cogliere l’occasione dei funerali del cantante, normalmente commemorativa, per sollevare la questione su quanto fosse opportuno fare coming out per un’artista come Dalla, da sempre discreto sulla sua vita privata e libero da ogni tipo di etichetta. Quella della giornalista sembra una mossa studiata di conseguenza al suo commento altrettanto calcato, per non dire offensivo, dopo la partecipazione di Celentano a Sanremo: “Avrei difeso Celentano a Sanremo anche se avesse detto che i gay devono andare al campo di sterminio”. Su quella frase Lucia Annunziata si giustificò spiegando che si trattava di una frase paradossale, volutamente provocatoria. Stavolta si è concentrata sull’ipocrisia da parte della Chiesa nei confronti degli omosessuali non dichiarati, eleggendosi a inaspettata paladina dei diritti omosessuali, avendo dalla sua anche una rappresentanza pronta a rilasciare testimonianze di esperienza diretta sulle difficoltà dei gay dichiarati nella società attuale.

Le reazioni di Sconocchia e del web – La conduttrice ha usato espressioni forti, che hanno urtato la sensibilità degli amici più vicini a Lucio Dalla. Alcuni hanno replicato ribadendo la volontà di Lucio di non parlare dei propri orientamenti sessuali. Tuona la replica sul Corriere.it della sera di Bruno Sconocchia, il manager del cantante:

marco-alemanno

Mi sorprende che una giornalista seria come Annunziata abbia parlato con tanta sicurezza e leggerezza di cose che non sa. Ha delle informazioni private? Io ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere Lucio più di trent’anni fa e di aver lavorato accanto a lui per venti anni, eppure non mi sentirei di affermare con sicurezza quello che ha affermato Annunziata. La ragazza che è stata tutto il tempo accanto a Marco Alemanno in Chiesa è la sua compagna da anni. Lo sa questo Annunziata?

Spiega Sconocchia, lasciando anche sorpresi quanti fossero sicuri della relazione tra Lucio e Marco Alemanno, sostenuto anche dall’amico comune Luca Lazzaris:

 "Marco per Lucio era un compagno, la persona a lui più vicina, il suo più stretto familiare, in senso lato. Dargli un ruolo, etichettarlo sarebbe sbagliato e riduttivo. I ruoli non erano così definiti perché Lucio e Marco non hanno mai sentito la necessità di farlo. Tutto il resto sono cose intime, personali, che non ci riguardano". 

Si fa sentire anche Silvia Evangelisti, un’amica di vecchia data del cantante: "Lucio non ha mai parlato della sua sessualità. Nemmeno io l’ho mai fatto. E allora? Lui non ne parlava, non diceva sono etero o sono omo, e comunque non interessava a nessuno". C’è anche chi ha avuto reazioni contrarie, seguendo la scia di Aldo Busi,che ha usato espressioni dure e discutibili come “nonnulla sessuale” per definire Lucio, schierandosi contro l’indefinita sessualità del noto cantautore bolognese.


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