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Luca Tommassini racconta: “La mia famiglia era povera, mio padre ci picchiava”

Prima di diventare un coreografo stimato da star come Madonna, Michael Jackson e Whitney Houston, Luca Tommassini era un ragazzo che viveva una vita poco agiata e che faceva i conti con il bullismo e le botte del padre.
A cura di Daniela Seclì
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Luca Tommassini è stato tra i concorrenti della nuova edizione di Pechino Express. Purtroppo, però, ha dovuto abbandonare il gioco per via di un infortunio alla caviglia. Archiviata l'esperienza televisiva, il coreografo è approdato in libreria. Ha pubblicato con Mondadori, infatti, la sua biografia Fattore T. Così, i fan hanno potuto scoprire un lato inedito di lui. Prima degli spettacoli in tutto il mondo e delle prestigiose collaborazioni con artisti del calibro di Michael Jackson, Whitney Houston e Madonna, c'era un ragazzino che viveva una vita poco agiata. Intervistato da Vanity Fair, Luca Tommassini ha raccontato:

"Sono cresciuto in una famiglia “no soldi”, in uno di quei quartieri dove non puoi nemmeno sognare: io e mia sorella dormivamo insieme sul divano, non ho mai avuto la cameretta ma nemmeno il letto. Da piccolo sono andato da mia madre e ho detto: “Te la compro io la casa”. Coi primi soldi ho mantenuto la promessa".

Il rapporto con il padre non era facile. Secondo quanto raccontato dal coreografo, infatti, l'uomo era solito picchiare la madre e la sorella di Luca. Con lui, invece, si "limitava" a lanciargli addosso degli oggetti:

"Era egoista. Ha avuto più amanti lui di qualsiasi latin lover dei film. Quando avevo 11 anni ci ha lasciati per un'altra donna, nella miseria più totale. […] A tavola non si sedeva mai e, quando lo faceva, mia madre finiva all’ospedale. A me una sera è arrivato un posacenere in testa, però le mani addosso non me le ha messe mai. E questa cosa fa ancora più schifo: non mi toccava perché ero maschio, mentre mia sorella la picchiava davanti a me. Io dormivo accanto a mamma che aveva paura. […] Lui non aveva mai accettato la mia scelta di fare il ballerino: era meccanico, credeva nel machismo più estremo. Vivevamo una zona in cui mi urlavano dietro “frocio” perché c’avevo il gilet, mio padre si vergognava. Mi dava persino dei soldi ogni volta che riuscivo a evitare la s moscia. Per questo da piccolo non parlavo più".

Nel libro, Tommassini parla anche del suo primo approccio alle droghe che assunse nel corso del tour mondiale di Whitney Houston:

"Non sono mai andato oltre la coca o l’ecstasy, ma quasi tutte le persone che erano in tour – e tante sono morte – si facevano di crack. Io ero lì quando Withney ha iniziato a frequentare Bobby Brown e iniziato la sua dipendenza. Dopo un po’ ho mollato tutto per prendermi cura di me".

Luca Tommassini: "Aurora Ramazzotti è stata scelta ad X Factor per il cognome, ora si deve fare il c*lo"

Nel corso dell'intervista si è anche parlato del fatto che Aurora Ramazzotti sia stata scelta per la conduzione della fascia quotidiana di X-Factor.

"Io ed Eros abbiamo lavorato insieme in tour tutta l’estate e della figlia non abbiamo mai discusso. Eros non ha mai approfittato della nostra amicizia. Quando ho incontrato Aurora le ho detto “sono felice che fai parte del nostro cast, adesso inizieremo a lavorare insieme”. Certo: è stata presa anche perché porta quel cognome, però adesso si deve fare il culo".

Infine, ha parlato del grande insegnamento ricevuto da Madonna e della relazione vissuta con Heather Parisi:

"Madonna una volta mi ha detto: “Se sono diventata chi sono è perché ho avuto il coraggio di chiedere quello che volevo”. Sembra niente ma è la chiave di tutto. Oggi domandi “che vuoi bere?”, “Quello che bevi tu”. Che palle! […] Quando dico della Parisi tutti si stupiscono, “non era frocio?”, ma io della mia sessualità ho sempre fatto che cazzo volevo: state tranquilli che all’orgasmo ci arrivo, e pure bene!".

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