Luca Laurenti: “Ero pieno di fobie, mia moglie mi ha aiutato a uscire dalla depressione”
Mentre "Ciao Darwin 7 – La resurrezione" ritrova il successo degli anni d'oro, Luca Laurenti, ancora una volta co-conduttore al fianco di Paolo Bonolis, si racconta in un'intervista rilasciata a Sorrisi e Canzoni.
Dal legame professionale e d'amicizia con il sodale Bonolis al rapporto con la moglie Raffaella, che l'ha guarito addirittura dalla depressione, fino al racconto di un'infanzia piena di fobie e un'interessante confessione sul.. nudismo, Luca Laurenti si racconta a tutto tondo.
È stato Bonolis a presentarmi Raffaella Ferrari, la donna della mia vita che ho sposato nel 1994 e da cui ho avuto, tre anni dopo, mio figlio Andrea. Con Raffaella me ‘so risolto. Mi ha fatto uscire da ‘na mezza depressione, mi ha dato l'equilibrio. Lei è l'elemento quadrato, terreno della coppia.
Sul suo rapporto con Bonolis, tempo fa girava voce di un allontanamento tra i due, oggi smentite dal ritorno insieme su Canale 5. È vero, però, che, a dispetto della loro affinità professionale, tra loro ci sono profonde differenze: "Io ho sposato Paolo Bonolis a livello umoristico: ridiamo delle stesse cose. Per il resto siamo diversi".
L'infanzia: "Soffrivo di balbuzie e agorafobia"
Laurenti e Bonolis, però, avevano qualcosa in comune da piccoli: la tendenza alla balbuzie. Il comico romano racconta la sua infanzia tutt'altro che facile:
Balbettavo, non avevo ancora capito che la balbuzie è timidezza, è una porta che non si apre. C'avevo tutte le paure, le fobie, l'agorafobia soprattutto. Avevo il terrore di incontrare la gente e stavo al chiuso, quando uscivo camminavo rasente i muri. L'ho vinta affacciandomi fuori. Hai paura di una cosa? Falla! Dopo un po' di volta ti passerà. Andavo a suonare per i bambini alle feste di compleanno.
Luca Laurenti e il nudismo: "Bello tenere tutto all'aria"
Infine, Laurenti confessa di avere una passione inattesa: la pratica del nudismo, con tanto di avversione ai costumi di bagno.
Col costume siamo in un sacco di plastica. Mi piaceva tanto da bambino tenere tutto all'aria fresca, ma perché a un certo punto ci dobbiamo coprire?