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Leonardo Bongiorno ricorda papà Mike a 10 anni dalla morte: “Sei sempre con me, sono il tuo Leolino”

Sono trascorsi circa 10 anni dalla morte di Mike Bongiorno. Un infarto se lo portò via l’8 settembre del 2009 all’età di 85 anni. In queste ore, il figlio Leonardo lo ha ricordato su Instagram. Il giovane, che oggi ha 30 anni, ha assicurato di continuare a sentirlo vicino e ha pubblicato una foto che lo ritrae da bambino mentre gioca con il suo papà.
A cura di Daniela Seclì
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L'8 settembre 2009 moriva Mike Bongiorno. Sono trascorsi circa 10 anni dalla morte del conduttore, il cui ricordo rimane ben saldo nel cuore degli spettatori e degli addetti ai lavori. Canale5 lo ha omaggiato con una puntata speciale del ‘Maurizio Costanzo Show‘, ricca di personaggi che hanno avuto modo di condividere un tassello della loro carriera con il grande Mike. In queste ore, è arrivato anche il ricordo di Leonardo, figlio del conduttore.

Il ricordo di Leonardo Bongiorno

Mike Bongiorno amava chiamarlo Leolino. Oggi, Leonardo ha 30 anni, una laurea alla Bocconi e un master a Shangai. Aveva 20 anni quando si vide costretto a rinunciare alla presenza affettuosa del padre. In queste ore, ha pubblicato sui social una foto che lo ritrae ancora bambino mentre fa il bagnetto e guarda divertito le boccacce del papà. La foto è accompagnata da una tenera dedica:

"Te ne sei andato qualche giorno dopo il mio 20simo compleanno. Oggi ne faccio 30 e stiamo ricordando i 10 anni dalla tua scomparsa. In verità sei sempre con me e sono sempre il tuo Leolino anche se ora un po’ cresciuto e penso che non ci staremmo più in due in quella vasca da bagno".

Mike Bongiorno, tra pubblico e privato

In un'intervista rilasciata nel 2017 a ‘Corriere.it' Leonardo Bongiorno parlò di come, sin da bambino, imparò a convivere con la doppia immagine di suo padre: mentre guardava l'impeccabile conduttore in tv, al suo fianco c'era la versione paterna di Mike in vestaglia e pantofole. Ha un bellissimo ricordo di lui:

"È la prima immagine che ho di lui: sono in cucina, lui è dentro la tivù e poi apre la porta e compare in vestaglia e pantofole. Rispetto ai miei fratelli maggiori, Michele e Nicolò, me lo sono goduto nella sua fase più lenta, casalinga e affettuosa. Loro non lo vedevano mai, esclusi i bellissimi viaggi in tutto il mondo durante le vacanze, perché dagli anni '70 ai '90 era sempre impegnato nel ‘Giro Mike', una tournée che faceva in tutte le città d’Italia, dove presentava ogni tipo di sagra. In casa, dopo, siamo rimasti io, lui e mamma, un nucleo nostro. Non mi ha mai fatto rimpiangere quei padri giovani che portano il figlio a calcetto o al parco e se lo issano sulle spalle. Sapeva essere lo stesso molto efficace con l’esempio".

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