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Lello Arena contro la fiction su ‘La Smorfia’: “Troiano non può essere Troisi”

In una lunga intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Lello Arena dice la sua sulla fiction dedicata a La Smorfia, nella quale Fabio Troiano vestirà i panni di Massimo Troisi.
A cura di Eleonora D'Amore
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Che Lello Arena non sia mai stato particolarmente presente nelle iniziative pubbliche dedicate a Massimo Troisi è cosa ben nota. Con estrema sincerità il noto attore ha sempre espresso la sua opinione riguardo quelle manifestazioni che tutto avevano tranne l'intenzione di ricordare il suo amico e compagno di viaggio. Successe già quando fu invitato alla serata Rai "Un poeta per amico", affidata alla gestione artistica di Enzo De Caro, che declinò senza pensarci due volte. La motivazione è stata affidata alle pagine de Il Fatto Quotidiano, contenuta tra le righe di una lunga intervista: "Ho avuto alcuni contatti, ma la serata era stata data in prima battuta a Enzo De Caro, poi ad Anna Pavignano, infine a me. Alla prima riunione mi sono reso conto dell’impostazione sbagliata: Massimo era ai margini".

Che motivo c'è di fare una fiction su Troisi?

In merito alla fiction dedicata a Massimo Troisi si era già espresso in passato manifestando pieno dissenso nei confronti della sua realizzazione. Che motivo c'è? Così si è espresso in passato e ancora oggi ha appoggiato la sua tesi definendo la serie "una strage annunciata" e commentando così il ruolo del protagonista affidato a Fabio Troiano: "Ma non può! Se qualcuno mi dicesse: ‘E’ arrivata una major americana e devi interpretare Chaplin’, mi rifiuterei! Bisogna avere il coraggio di dire no".

Ad interpretare Arena sul set ci sarà Nic Nocella, sul quale non ha risparmiato critiche, così come sulla produzione affidata al rinomato Pietro Valsecchi: "Al massimo potrebbe fare mio figlio adesso, ma non ha niente a che vedere rispetto a me dell’epoca. I fan club sono scatenati , tutti giorni attaccano Valsecchi, produttore della fiction: uno come lui dovrebbe rinunciare a questo tipo di guadagni". 

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Sulla napoletanità di oggi affidata ad Alessandro Siani

Una napoletanità in parte persa al cinema e in tv, o quanto meno preservata con il lavoro di attori partenopei di nuova generazione, come Alessandro Siani, sul quale Lello Arena ha tenuto a precisare: "E’ un grande manager. Mi dà l’idea di uno che sa alla perfezione come vanno le cose, come colpire. Non capisco la sua tendenza a chiudersi dentro luoghi comuni su Napoli".

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