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Le nuove attrazioni di Maurizio Crozza a Italialand [VIDEO]

Su La7 il venerdì, il comico ritorna in prima serata con vecchi e nuovi personaggi, come Umberto Bossi-Forrest Gump, Montezemolo, Ghedini, la Merkel e i ritrovati Napolitano e Bersani, quest’ultimo però affiancato a Peppone.
A cura di Marianna D Onghia
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italialand nuove attrazioni

Son pochi i minuti di copertina a Ballarò per uno showman come Maurizio Crozza: La7 lo ha confermato con Italialand, al venerdì alle 21 e il comico genovese ha portato sul palco vecchie e nuove attrazioni della politica italiana, da Umberto Bossi-Forrest Gump a Bersani-Peppone. Non poteva mancare anche la voce del mediatore della Repubblica, il nostro esimio presidente Luigi Napolitano e poi Montezemolo, imitazione lanciata da Crozza nei promo della sua nuova trasmissione, insieme ad una irritata Angela Merkel, pronta a fare lo spread agli italiani. Il one man show di Italialand passa da momenti in stile Bagaglino, con il siparietto interrativo con il pubblico e le battute da vecchio varietà, a momenti di musical con un valido accompagnamento orchestrale, tutto dal vivo, per arrivare a toccare apprezzabili momenti di teatro con la partecipazione di Pier Francesco Favino.

“ La lega è come una scatola di cioccolatini: non sai mai la ca***ta che ti può capitare ”
Umberto Bossi-Crozza
La prima nuova attrazione della serata è Umberto Gump, il primo leghista italiano affiancato al celebre personaggio impacciato e romantico di Tom Hanks: seduto su di una panchina, che rievoca una celebre scena del film, Bossi mangia e beve solo prodotti della sua Padania, ma la sua attenzione viene attirata da una donna di colore che legge il giornale. A lei Umbert Gump chiede di domandargli se le cose che ingurgita son buone e con amarezza lui stesso risponde "No, sanno di calcare": è afflitto il Bossi della panchina, guarda la ragazza e pensa a tutto quel che avrebbe voluto fare con la sua lega per la gente come lei, però a casa loro. La ragazza è primaria di psichiatria all'ospedale di Varese: "Varese in Kenia?" chiede Umberto, ma la ragazza risponde di vivere in Italia. Sempre più convinto che la sua lega non stia facendo ciò che si era ripromessa di fare, in primis il federalismo, Umbert Gump si lascia andare ad una citazione da film davvero esilarante "La lega è come una scatola di cioccolatini, non sai mai la ca***ta che ti può capitare".

Dopo lo sketch, il programma può iniziare a tutti gli effetti: "Benvenuti a Italialand, ma non siete contenti di vivere nel più grande parco divertimenti del mondo?", chiede sarcastico il comico al suo pubblico. Il paese di Scilipoti, dei due euro necessari per manifestare, dei 31.000 euro di debito pubblico che "gravano" su ogni italiano, anche sul nascituro, che imparerà a dire "mamma mia" come prima parola. Parte così il viaggio tra i personaggi esilaranti della nostra Italia, lo spettacolo delle sue mille facce e punti di vista: quello super partes è quello del presidente Napolitano, che torna sul palco di Italialand, affiancato dai suoi corazzieri, quasi assistenti del capo di Stato. Il capo di stato sembra stanco di non poter dire fino in fondo la sua e partecipare alla vita attiva della sua Italia.

Seduto alla sua scrivania presidenziale, in vestaglia, Napolitano annuncia la fiducia conquistata dal governoall'ultimo richiamo in parlamento: fino a Natale il governo dovrebbe reggere, gli italiani possono stare come un gatto nella sua cuccia ( in napoletano), in panciolle. "Troppo informale!" dice il primo corazziere del presidente, che fa correggere Napolitano e aggiunge di non esser molto convinto che il governo resista fino alle feste. "Allora anticipiamo il natale: alberello, tartine e pandoro. Se non diventa bianco con lo zucchero a velo, desisti", dice Crozza-Napolitano, ma il corazziere crede sia meglio che il suo presidente legga i giornali.

La Padania non risparmia mezze parole nei titoli, mentre la Repubblica parla di intercettazioni al premier, che lo farebbero apparire come un eversivo: il patriottico presidente è addolorato, vorrebbe protestare contro il governo, dire la sua, uscire con la sua Clio (la moglie) e manifestare con l'Italia povera e indignata e punire i black blacks, come li chiama l'italianissimo presidente. Crozza si lancia in un monologo musicale che esalta le sue doti canore e di mostro da palcoscenico e che lascia a bocca aperta a fine esibizione: da applausi scroscianti!

Nel fare il quadro della politica italiana, tra Berlusconi e i suoi 6 comandamenti e tra i democratici davvero che vogliono sottolineare che lo sono davvero, Crozza da la sua personale visione del rapporto Bersani-Casini: lottano separati, ma insieme, per il comico. Sono un pò come Don Camillo e Peppone ed ecco che una croce e delle panchine da chiesa entrano sul palco e un Pier Francesco Favino con sorrisone e vesti presbiteriali parla con i suoi cherichetti. In paese c'è il gay-pride e il disonore  è tanto per il prelato, ma Gesù dalla croce lo invita ad essere benevolente con tutti.

Anche Bersani, appena entrato in chiesa, gli fa un discorso sui tempi che son cambiati, sull'apertura mentale e sul fatto che deve arrendersi alla realtà: si ripetono le scintille anche tra i due nuovi Don Camillo e Peppone , anche perchè Bersani vorrebbe che gli altoparlanti della chiesa trasmettessero Y.M.C.A per il gay pride. Sacrilegio per il personaggio di Favino, che accetterà solo per il figlio del Brusco: quest'ultimo si comporta in maniera un pò "strana" e Bersani non la prende poi così bene, segno di quanto sia arduo chiedere agli altri apertura mentale ed essere open mind per primi e sulla propria pelle. Lo sketch non può non essere infarcito delle solite metafore assurde del segretario del PD, ma anche Favino si lancia in una esilarante: "Non siamo mica qui a fare l'ostia coi Ringo", che fa scoppiare dalle risate pubblico e interpreti.

La prima puntata di Italialand-nuove attrazioni se ne va così, tra momenti di spettacolo, di risate e di sottile riflessione che vede il pubblico accondiscendere con la satira di Maurizio Crozza. La trasmissione funziona ed è piacevole e la formula "ridere per non piangere" sembra andare ancora bene, chissà fino a Natale, prima o dopo?

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