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La serie TV sulla vita di Maradona, le sue condizioni: “Raccontare la frode della mia ex moglie”

In questi giorni è stata pubblicato un documento firmato dal pibe de oro a marzo del 2019 in cui ha indicato i temi da trattare prima di autorizzare la serie targata Amazon, dal titolo “Sueño bendito”. Si tratta di 14 punti tutti contro l’ex moglie Claudia Villafañe, accusata di averlo frodato, averlo messo in condizioni di perdere quasi la sua libertà e avergli impedito di vedere le sue figlie.
A cura di Andrea Parrella
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La serie Amazon dedicata alla fantastica vita di Diego Armando Maradona, Sueño bendito, sarà presto disponibile per gli abbonati Amazon Prime Video. La produzione, la BTF Media in collaborazione con Dhana Media e Raze, aveva diffuso mesi fa la prima immagine ufficiale con gli attori che interpreteranno il "Pibe de Oro" nei momenti chiave della sua storia personale e sportiva. Dal Diego adolescente a quello maturo, abbiamo Nicolas Goldschmidt, Nazareno Casero e Juan Palomino. Note anche le attrici che interpreteranno Claudia Villafañe, la donna che Diego Armando Maradona sposò nel 1989 e da cui divorziò poco prima del 2000: Julieta Cardinali e Laura Esquivel. La serie, le cui riprese per 40 giorni si sono svolte a Napoli, ha avuto il beneplacito di Diego Maradona, che tuttavia prima dell'inizio della lavorazione ha imposto che venissero trattati alcuni argomenti.

Lo ha fatto con un documento datato 2019 che nei giorni scorsi è stato reso pubblico dal conduttore televisivo argentino Jorge Rial, il quale ha riportato una copia dello scritto, in cui le richieste del Pibe de oro vengono riassunte in 14 punti, di seguito tradotti, in cui si intuisce chiaramente che la volontà di Maradona sia stata soprattutto quella di raccontare, attraverso, la serie, la sua versione dei fatti rispetto al rapporto con la ex moglie Claudia Villafañe.

1 – Le infedeltà di Claudia Villafañe (incidente d'auto) e la sua relazione con Jorge Taiana, iniziata mentre eravamo ancora sposati.

2- La frode condotta a Miami, dove Claudia Villafañe ha acquistato 7 appartamenti dal 2000 ad oggi, e per la quale siamo attualmente sotto processo.

3- La volontà che mi hanno fatto firmare a favore delle mie figlie, Dalma e Gianinna, quando ero in gravi condizioni, sul punto di perdere la vita.

4- L'uso del potere che era stato concesso a Claudia Villafañe per mettere a mio carico vari beni in suo nome e di terzi, a beneficio economico ".

5- Il sequestro che ha fatto di tutti gli oggetti che ho ottenuto durante la mia carriera di calciatore di successo, che aveva sotto la sua cura e che ha finito per rubarmi.

6 – Le due volte in cui sono stato gravemente ricoverato in ospedale, a Punta del Este e al Sanatorio di Güemes, quando approfittò della situazione per acquistare beni e metterli a suo nome.

7 – Quando era a Cuba, Villafañe mi disse che era in bancarotta. Le chiesi di vendere le cose d'oro che gli aveva dato, ma mi ha assicurato di averle vendute per sfamare le nostre figlie. All'epoca stava comprando appartamenti a Miami con i miei soldi.

8 – La prima volta che ho usato la cocaina l'ho fatto con il padre di Claudia, ora defunto, Coco Villafañe, che mi ha fatto conoscere il mondo della droga.

9 – L'impossibilità di poter informare Claudia Villafañe a uno dei suoi indirizzi, poiché nessuno, per suo ordine, riceve le notifiche.

10 – La costante minaccia che ho sofferto per anni, quando volevo avere contatti con mia figlia Jana e lei mi ha impedito dicendo che non avrei più visto le mie figlie Dalma e Gianinna.

11 – Durante il mio soggiorno a Cuba, Villafañe ha smesso di pagare il lavoro sociale ai miei genitori, che sono state lasciati al caso perché ha tenuto i soldi che le ho consegnato e non ha pagato le tasse.

12 – Il debito che ha generato con il Tesoro italiano, poiché ha preso i soldi dei contratti dicendo di aver pagato le tasse, cosa che non ha mai fatto, generando un enorme problema giudiziario e quasi la perdita della mia libertà

13 – I contratti che Claudia Villafañe ha gestito e raccolto come rappresentante delegata e di cui ha conservato tutti i soldi

14- L'uso di Dalma e Gianinna, quando avevano 13 e 12 anni, che ha nominato vice presidente e tesoriere della società che ha istituito negli Stati Uniti, falsificando anche il suo stato civile e sfruttando il fatto che mi era stato negato il visto per entrare in quel paese.

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