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L’Amica Geniale 2, Gaia Girace dopo il bacio a Nino Sarratore: “Finalmente Lila ha trovato l’amore”

Intervista a Gaia Girace, straordinaria protagonista de ‘L’amica geniale – Storia del nuovo cognome’ nel ruolo di Lila Cerullo. Il terzo e il quarto episodio, in onda il 17 febbraio, sono fondamentali: “Sono davvero felice per Lila perché, dopo tante sofferenze, trova l’amore in Nino Sarratore”. E sulla prossima attrice che interpreterà il suo personaggio: “Mi spiace lasciare Lila, spero che chi prenderà il mio posto la ami almeno un centesimo di quanto ho fatto io”.
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“Scancellare” e “Il bacio” sono i due episodi de ‘L’amica geniale – Storia del nuovo cognome’ andati in onda nel secondo appuntamento di Rai1, il 17 febbraio. In particolare, “Il bacio” è stato il primo degli episodi diretti in questa stagione da Alice Rohrwacher. I due episodi in questione rappresentano uno snodo fondamentale per la narrazione e per i rapporti tra le due protagoniste, nei quali viviamo a pieno lo stravolgimento del rapporto di amicizia di Lila e Elena.

L'intervista a Gaia Girace, Lila de ‘L'amica geniale'

Gaia Girace ci ha raccontato le sue impressioni sui due episodi: “Ci sono sequenze fondamentali, ci sono così tante emozioni messe in scena. E poi sono felice per Lila perché ha finalmente trovato l’amore”. Già, Gaia è felice per Lila. Parla di lei come se fosse la persona a cui tiene di più in questo momento, infatti ci conferma che lascerà il personaggio dopo i primi tre episodi della prossima stagione a malincuore: “Spero che chi prenderà il mio posto amerà Lila quanto l’ho amata io”.

Gaia, io partirei da questo incredibile finale. Il bacio tra Lila e Nino Sarratore.

Direi che è stata una puntata fondamentale, ci sono così tante emozioni. Sono davvero felice per Lila perché finalmente, dopo tante sofferenze, trova l’amore.

L’amore per Nino, dici?

Si, Lila ha sofferto molto, quindi ha trovato qualcosa che, almeno temporaneamente, guarisce le sue sofferenze. Per lei, quello è amore.

Cosa hai provato nel girare la sequenza finale?

È stato difficile lavorarci, perché ho perso quello che è il mio punto di riferimento.

Chi?

Saverio Costanzo. La mia idea e quella di Saverio sul personaggio coincide. Io sono una che propone, quindi le scene le faccio come penso io, poi Saverio apporta correzioni. Nel momento in cui non ho più visto la sua presenza, ho perso un po’ di riferimenti. Ma mi sono trovata bene anche con Alice (Rohrwacher, ndr)

Come è stato girare con Alice?

Alice è molto astratta, è brava. Pensa che abbiamo girate due versioni diverse del bacio. Una di tipo classico, a mare. Poi quella più onirica, sulla riva, come se fosse un sogno di Elena.

“La fotografia se la vogliono esporre, sarà solo come dico io”. Nel terzo episodio, Lila vince l’ennesima prova di forza contro Stefano e contro i Solara distruggendo la sua fotografia.

La sequenza della fotografia è fondamentale. Lei non sa che questa foto è stata esposta nel negozio della sarta, così come non sa che quella foto sarà successivamente esposta nel negozio in Piazza dei Martiri. Lei non vuole questo, lei vuole decidere di se stessa. Taglia i pezzetti della faccia, modifica tutto e lo fa in modo da dare importanza alle scarpe, il vero centro della questione per lei. C’è anche un’altra scena, che per me è fantastica…

Quale?

Quella dove io e Elena lavoriamo sulla fotografia. È stata molto sentita da entrambe.

Possiamo dire che forse quello è il momento dove siete più vicine in assoluto?

È molto probabile. Ne abbiamo fatte davvero tante, ma in quella fase forse sì, non c’è tutta quella onestà come in quegli attimi. Quello è un momento puro e senza filtri per Elena e Lila.

Nella puntata precedente, quella di lunedì scorso, c’è stata la sequenza della prima notte di nozze.

È da tempo che lavoro a questo personaggio e in questa stagione mi sono permessa di rischiare, di buttarmi, perché oggi conosco meglio Lila. Ma in quella scena ho dovuto lavorare un po’ di più. Ti rendi conto di cosa prova davvero una donna.

Giovanni Amura (Stefano Carracci, ndr) ha detto che l’avete girata una intera notte e dopo siete stati male.

Si, una scena così pesante e difficile era giusto prepararla in quel modo. È stato anche bello perché ha richiesto un periodo di preparazione più lungo. È stato difficile girare la scena anche per tutte le persone che c’erano intorno a noi.

Ti aspettavi la conferma del successo agli ascolti tv?

Più che altro sono molto felice che sia andata così, perché le aspettative si erano alzate tanto. Nei giorni precedenti ero molto preoccupata, però si è riconfermato essere un grande successo. Ho ricevuto tanti complimenti e sono felice perchè ho lavorato e abbiamo lavorato tanto. Siamo tutti felici che il nostro lavoro venga ripagato così.

Quale futuro per la tua Lila dopo la seconda stagione?

Ci sarò anche in tre episodi della terza stagione, non mi vogliono proprio lasciare.

Per fortuna.

Certo. Mi spiace lasciare il personaggio di Lila perché ci sto lavorando da tre anni, sto crescendo con lei e mi spiace lasciarla a qualcun altro. Spero che chi prenderà il mio posto la ami almeno un centesimo di quanto la amo io. Però, voglio fare anche cose nuove.

Qual è, quindi, il futuro di Gaia Girace?

Io voglio continuare. Volevo fare l’attrice prima di incontrare Lila, così sarà anche dopo. Farò delle scelte, starò attenta a selezionare bene. Tutto avverrà con il tempo e con il lavoro.

Prima hai parlato di Saverio Costanzo come un punto di riferimento. Ed Elena Ferrante?

Sono le colonne portanti di questo progetto. Saverio è il mio punto di riferimento. Possiamo dire che è stata lui la prima persona che ha creduto in me. È fondamentale la sua presenza sul set, perché mi tranquillizza. È veramente un grande. Gli auguro tutto il bene del mondo. Elena Ferrante si fa sentire soltanto via mail per dare indicazioni qualche volta, in particolare su quelle scene di estrema importanza. Quando arriva a noi qualcosa di lei, siamo tutti più felici: “È arrivata la mail di Elena Ferrante!!” (fa la voce doppia, come quando Lila prende in giro Stefano o Elena, è davvero simpatica e dotata di grandissima consapevolezza, ndr).

Stai sorridendo…

Si, perché penso che in questi momenti si crea quel clamore, quell’entusiasmo che ci lega ancor di più l’uno con l’altra.

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