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La morte di Raffaella Carrà a 78 anni

L’agente Perrone: “Falsità su Raffaella Carrà, non la conoscevano”, poi si rivolge a Magalli e Baudo

In questi giorni, numerosi volti noti del mondo dello spettacolo stanno ricordando Raffaella Carrà. Angelo Perrone, press agent e amico di vecchia data della regina della televisione italiana, sostiene di avere riscontrato una certa dose di falsità. A suo dire, alcuni di coloro che si sono espressi non conoscevano Raffaella.
A cura di Daniela Seclì
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Dopo la notizia della morte di Raffaella Carrà, sono tanti i volti noti del mondo dello spettacolo che la stanno ricordando. Angelo Perrone, press agent e vecchio amico della conduttrice, tuttavia, sostiene che alcuni stiano parlando senza neanche averla mai conosciuta e che stiano dicendo delle "falsità".

Perrone commenta il fiume di tributi a Raffaella Carrà

Raffaella Carrà e Angelo Perrone
Raffaella Carrà e Angelo Perrone

Perrone, intervistato da LaPresse, ha spiegato che l'amicizia con Raffaella Carrà è iniziata nel lontano 1984. La intervistò per una rivista musicale: "Lei ne rimase entusiasta e ne nacque una collaborazione professionale e soprattutto una amicizia”. L'uomo ha voluto fare delle precisazioni sul fiume di tributi seguiti alla notizia della sua morte e sulle dichiarazioni rilasciate da Giancarlo Magalli:

“Da due giorni vedo e sento cose inesatte sul suo conto. Parlano persone che l’hanno conosciuta lontanamente o che non l’hanno conosciuta proprio. Non le farebbe piacere. E poi sento falsità. Come chi dice, come Giancarlo Magalli, che accettò ‘Pronto, Raffaella?’ perché era in un momento di affanno della sua carriera: ma se veniva dal successo di Fantastico 3!”.

La replica a Pippo Baudo

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Anche Pippo Baudo ha ricordato Raffaella Carrà, esprimendo il rammarico di non avere mai avuto modo di lavorare con lei, nel corso della sua lunga carriera. Perrone sostiene che Raffaella Carrà, per rispetto nei confronti di Corrado, probabilmente non avrebbe comunque accettato di lavorare insieme a Baudo:

“Dice che il suo rammarico è non aver lavorato con lei, ma lei non lo avrebbe mai voluto per rispetto per Corrado. Non avrebbe mai lavorato con lui. Ricordo che prima del Sanremo del 2001 Baudo scrisse una lettera sul Corriere dandole i 10 comandamenti per condurre il Festival. Lei si dispiacque, ma non replicò. Era il suo modo”.

Perrone è convinto che i veri amici di Raffaella Carrà siano coloro che non hanno voluto vivere il dolore a favor di telecamera, come Renato Zero, Antonello Venditti, Mina e Loretta Goggi.

La richiesta alla Rai per ricordare Raffaella Carrà

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Angelo Perrone, infine, ha raccontato come gli piacerebbe che venisse ricordata la regina della televisione. Ha suggerito a Coletta, direttore di Rai1, di immaginare "una prima serata dedicata a lei". Inoltre, gli piacerebbe che venisse intitolata a Raffaella Carrà "la sede di via Teulada". Perrone ha concluso:

“Un suo grande rammarico era non avere mai ricevuto un’onorificenza dall’Italia, per esempio come Cavaliere del lavoro dopo anni e anni di carriera. Lei si dispiaceva, ma non ha mai detto nulla”.

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