La vita di Gaspare dopo la morte di Zuzzurro, Nino Formicola: “Adesso faccio il cuoco”
Intervistato da “Libero Quotidiano”, l’attore comico Nino Formicola si racconta a tre anni dalla morte di Andrea Brambilla. Duo comico per eccellenza, sono stati conosciuti per anni come “Zuzzurro e Gaspare”. A segnare la fine della loro carriera artistica è stata la morte di Brambilla, scomparso nel 2013. Era il 25 novembre quando il comico morì e oggi anche Formicola ha cambiato vita e, soprattutto, professione:
Sono un cuoco vero. E organizzo social dinner. È nato tutto casualmente perché dovevo registrare delle video-ricette. Mi hanno detto: "Senti, ma tu sai cucinare? E allora perché non fai delle social dinner? Tu cucini e la gente viene a mangiare e sta con te". Tutto è nato dal fatto che ho passato la vita nei ristoranti, e va bene mangiare certe cose sfiziose, presentate bene… Poi però, dopo un po', ti viene voglia di mangiare una carbonara fatta come Dio comanda.
La vita dopo la morte del suo socio artistico non è stata semplice:
È stato difficile perché io ho sempre ragionato in due, trovarsi da solo diventa spiazzante e faticoso, anche dal punto di vista dell'invenzione comica. E poi eravamo dei precursori. Tra noi non c' era la spalla e il comico, funzionava il meccanismo del palleggio, come tra Ficarra e Picone, Ale e Franz. Mi sono dato da fare… teatro, cucina, anche un libro: Io sono quello senza barba, che è la nostra biografia, mia e di Zuzzurro, la vera storia dall' inizio alla fine.
La morte di Andrea Brambilla, era “Zuzzurro” in tv
Andrea Brambilla è morto il 24 ottobre del 2013 a Milano. Già all’epoca, Formicola aveva annunciato che la morte dell’amico avrebbe segnato anche la fine del suo personaggio. “Oggi muore anche Gaspare” dichiarò all’epoca appena dopo i funerali dell’amico. Zuzzurro morì a causa di un cancro e l’amico, ospite di Barbara D’Urso a “Domenica Live”, raccontò che avrebbe lottato fino alla fine per sopravvivere. Il suo male ha avuto la meglio e, senza di lui, Formicola non se l’è sentita di portare avanti il loro progetto comune. Da qui la necessità di reinventarsi una professione completamente diversa rispetto al passato.