La storia vera di Tutto il mio folle amore: Willi e Vincent sono Franco e Andrea Antonello

Il film di Gabriele Salvatores racconta la storia vera di Franco e Andrea Antonello, padre e figlio autistico che hanno fatto un viaggio in moto per 3 mesi tra Stati Uniti e Sud America.

Tutto il mio folle amore è il film di Gabriele Salvatores, presentato fuori concorso alla 76esima Mostra internazionale del cinema di Venezia, trasmesso in prima serata e in prima tv su Rai1 il 1 dicembre 2021. Il film racconta la storia vera di Franco e Andrea Antonello, padre e figlio autistico che hanno fatto un viaggio in moto per 3 mesi tra Stati Uniti e Sud America. Una storia che è stata raccontata dallo scrittore Fulvio Ervas nel libro "Se ti abbraccio non aver paura", edito da Marcos y Marcos. Gli attori del film di Gabriele Salvatores sono Claudio Santamaria, nel ruolo di Willi, e Giulio Pranno, nel ruolo di Vincent. Fanno parte del cast anche Diego Abatantuono (Mario Toppoli) e Valeria Golino (Elena Manzato). Nel film, a differenza del libro e della storia vera, il viaggio è nei Balcani.

La storia vera a cui è ispirato il film e il libro

La storia vera che intreccia la vita di Franco e Andrea e della madre è tutta raccontata nel libro "Se ti abbraccio non aver paura". Andrea è un bambino autistico, la diagnosi è arrivata quando aveva 3 anni. Dopo un momento di difficoltà, in cui i genitori non sapevano come affrontare la situazione, hanno reagito dando la possibilità ad Andrea di diventare sempre più autonomo. Il viaggio di Franco e Andrea è solo una delle esperienze vissute insieme. A differenza di quanto si vede nel film, il viaggio è stato pienamente organizzato dal padre e dal figlio per affrontare una nuova esperienza insieme. Il libro è uscito nel 2012 ed è stato libro dell'anno per Fahrenheit Rai Radio 3, vincitore del Premio Anima 2012 e del Premio Viadana (Giuria Giovani) 2013. Padre e figlio hanno tagliato l'America in moto, arrivandosi a perdere nelle foreste del Guatemala. A "Oggi è un altro giorno", Franco ha spiegato: "La rabbia è vedere le persone che trattano loro come persone diverse. Lui è stimolato tutti i giorni da noi. Noi ogni giorno cerchiamo di fare un passo avanti, ma bisogna lavorare tutti i giorni perché con questi ragazzi ci vuole tanta attenzione". 

Cosa fa oggi Andrea Antonello interpretato da Giulio Pranno

Oggi Andrea Antonello ha 28 anni ed è arrivato a vivere anche da solo, sebbene di fronte casa dei genitori, in una casa video controllata. Il fine ultimo è arrivare all'autonomia massima. Lavora in un'associazione-fondazione per i ragazzi come lui insieme a suo padre. Ha pubblicato un libro, "La valigia Aran", che è una delle prime parole pronunciate quando aveva 8 anni. "Nelle frasi di Andrea si entrerà a capire come ci vedono questi ragazzi. Lui ci chiama terrestri, nel libro. Loro vedono cose in modo diverso, in modo completamente diverso. Su questo libro, noi vediamo cosa pensano i ragazzi", ha spiegato il padre. L'associazione-fondazione a cui lavorano insieme Andrea e Franco c'è "I bambini delle fate", un'impresa sociale fondata nel 2005 che aiuta le famiglie che hanno bambini che soffrono di autismo o con altre disabilità. Offrono sostegno economico ed organizzano attività locali.

Andrea e Franco
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