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La storia di Avanzi: il varietà ecologico per i rifiuti televisivi condotto dalla Dandini

Avanzi è stata una delle prime trasmissioni comico/satiriche della Rai, che ha permesso l’avvento di personaggi come Corrado Guzzanti, Maurizio Crozza e Luciana Littizzetto.
A cura di Eleonora D'Amore
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IL cast di Avanzi

Febbraio 1991, su Rai 3 ha inizio il programma Avanzi condotto da Serena Dandini, già a capo della precedente Tv delle ragazze, trasmissione comica andata in onda verso la fine degli anni '80. Lo schema era più o meno lo stesso: lei, seriosa presentatrice, tentava di tenere a bada un gruppo di talentuosi comici, non ancora emersi nel mondo della televisione italiana, riuscendoci a stento. Con Avanzi si cercò di dare voce agli "scarti" del tubo catodico e di inscenare un “varietà ecologico che ha il compito di smaltire tutti i rifiuti televisivi", usando le parole della padrona di casa.

Personaggi, caricature, spot tv, sketch di satira pungente, un insieme di elementi vincenti che resero la trasmissione un vero e proprio "cult" nel campo della comicità sul piccolo schermo e permise agli attori che la portarono alla ribalta di affermarsi agli occhi del grande pubblico. Attori minori all'epoca ma che oggi sono diventati i grandi mostri sacri della satira in tv.

Parliamo di un giovanissimo Corrado Guzzanti, di Maurizio Crozza, di una Luciana Littizzetto agli esordi, ma anche di Francesca Reggiani, Sabina Guzzanti (sorella di Corrado), Antonello Fassari (il famoso Cesare nella serie tv de I Cesaroni), Cinzia Leone e Stefano Masciarelli. Ognuno a suo modo diede sfogo alla propria vena artistica e tentò di reinventare le classiche imitazioni di un tempo con un tocco più personale ed introspettivo, oltre a farsi da portavoce popolare delle problematiche sociali e politiche diffuse agli inizi degli anni '90.

Parliamo di un Guzzanti ancora acerbo, seppur capacissimo di diventare la vera "star" della trasmissione in pochissime puntate, grazie all'innata capacità di parodizzare volti noti dello spettacolo e della politica italiana. Le imitazioni di Emilio Fede, Umberto Bossi ed Enrico Mentana sono rimaste nella storia del programma quasi quanto l'irresistibile personaggio Lorenzo, il giovane "burino" alle prese con gli esami di maturità e la cultura in generale. I tormentoni alimentati dalle lezioni di cultura antica e contemporanea dell'improvvisata insegnante Dandini, divennero il momento più atteso dell'intera trasmissione, tanto da essere ripresentati in un appuntamento fisso nel 1993: la trasmissione Maddecheaò, in onda nel corso della fascia pomeridiana della Rai nel mese di Giugno, venne ideata con l'obiettivo di formare i giovani maturandi attraverso le gaffe e gli sketch di Lorenzo con Serena Dandini.

I video mostrano appieno i punti di forza di questo personaggio, costantemente impreparato, appassionato dei mitici Iron Maiden, spesso al centro delle sue conversazioni con la Dandini, nonchè irreversibilmente tifoso della Roma, per la quale dichiarò guerra a vita ai "nemici" della Lazio.

Oltre a Corrado Guzzanti, anche sua sorella Sabina riuscì ad emergere e lo fece soprattutto grazie all'imitazione di Moana Pozzi, procace pornostar dalla facile battuta allusiva e spesso a sfondo sessuale. Nel 2007 Sabina ha voluto ricreare l'atmosfera di Avanzi nel suo film Le ragioni dell'aragosta, chiamando in raccolta tutto il cast televisivo per riproporlo con la stessa vis comica anche al cinema. In occasione della presentazione del film, ha così commentato la trasformazione della satira tv dagli anni '90 a oggi: "Avanzi rappresentava un momento di libertà nella televisione italiana. A quei tempi, in piena Tangentopoli, i politici pensavano a come evitare la galera piuttosto che ai programmi che trasmetteva la tv. Oggi, purtroppo, non è più così. La nostra non è certo una democrazia normale. In Italia se hai cose da dire, non puoi farlo. Le ali di qualsiasi slancio creativo vengono stroncate".

Altra donna "avanzata" su Rai 3 fu Luciana Littizzetto, che molti ricorderanno nel ruolo della simpatica Sabbry, l'inviata della Dandini in giro per eventi in tutta Italia. La parlata siciliana marcata e gli strafalcioni verbali esaltarono i tempi comici di "Lucianina" (come la chiama Fabio Fazio) e le permisero di emergere senza cadere nella demenzialità, diffondendo in breve tempo il tormentone di Minchia Sabbry!, portato all'apice del successo con il libro omonimo del 2000, una sorta di diario scolastico sul quale la Littizzetto ha raccolto le sue battute migliori, con tanto di materiale fotografico ed esperienze vissute nel mondo adolescenziale.

Più in sordina, ma non meno importante, la presenza dell'ormai noto Maurizio Crozza, ospite fisso nell'arena televisiva di Annozero. I suoi interventi avvenivano nei surreali spot tv censurati dalla Rai ed erano realizzati con il gruppo comico dei Broncoviz, composto da Carla Signoris, Marcello Cesena, Ugo Dighero e Mauro Pirovano, unitosi dopo le prime sperimentazioni alla scuola del teatro stabile di Genova.

"Pubblicità regresso", che spesso avevano un non so che di familiare, come quella dei Sofricini Pintus (bollata come "fuori target" a causa di un contenuto un pò troppo splatter), de L'antica segreteria del Corso (…. le stesse mani in pasta dal 1892!), de Il detergente Popexan (l'antisettico testato sui gemelli Antonio e Michele) e, per finire, quella di Forforin (lo spot che vede Crozza come protagonista), nella quale si metteva in evidenza il problema della forfora sulla "folta chioma" del comico genovese.

Un mix vincente insomma, che decretò l'intero gruppo e la capocomica semi-seria vincitori del Telegatto nel 1992 per la categoria trasmissione rivelazione dell'anno e li consacrò agli onori delle cronache televisive come predecessori di quella comicità di spessore che tanto ha continuato a divertire il pubblico de L'Ottavo Nano, Pippo Kennedy Show e, in parte, quello dell'attuale Zelig. Una comicità mai di cattivo gusto e che faceva ridere di gusto, messa in scena da attori per niente improvvisati, sebbene estranei al mezzo televisivo.

Chiusa la parentesi nel 1993, l'ultima puntata di Avanzi rappresentò la fine di un capitolo per Serena Dandini, ma non quella dell'intero libro professionale: la conduttrice passò in seguito al timone della trasmissione Tunnel e di tantissime altre trasmissioni satiriche della rete ammiraglia, fino ad arrivare alla conquista di uno spazio tutto suo su Rai3 con il programma Parla con me, attraverso il quale è riuscita finalmente ad esprimere anche la sua natura "seria", già da un pò in quiescenza. Di sicuro la Dandini è stata la rappresentante di una tv tutta al femminile, nella quale la donna riusciva finalmente "a fare gli onori di casa" anche in tv: "Avanzi nasce dalla "Tv delle ragazze" disse Serena Dandini "prima eravamo tutte donne a fare questa Tv "rettangolare" (insomma non quadrata), poi "democraticamente" abbiamo deciso di concedere agli uomini parita' di partecipazione".

Che sia di qualità (al femminile) o di spessore (al maschile), quando la televisione è fatta bene perdura nel tempo e nel ricordo di chi l'ha apprezzata.

https://www.youtube.com/watch?v=gTK1cJf4RMw
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