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La rivelazione di Gabriele Cirilli: “Quello che Gigi Proietti disse a mio padre…”

Gabriele Cirilli è stato ospite della puntata odierna di Live – Non è la D’Urso. L’artista abruzzese ha parlato del legame con sua moglie, Maria De Luca, ma soprattutto del grande rapporto che aveva con il suo Maestro Gigi Proietti che per lui era un vero e proprio secondo padre: “Lui disse a mio papà di lasciarmi volare”.
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Gabriele Cirilli è stato ospite della puntata odierna di Live – Non è la D'Urso. Si parla di vita privata, di lavoro e del legame speciale che ha avuto con il suo Maestro Gigi Proietti, scomparso nel giorno del suo ottantesimo compleanno. L'artista abruzzese spiega il grande legame così: "Lui disse a mio papà, che non aveva mai creduto a questo lavoro, ‘lo lasci volare a sto ragazzo". 

Il ricordo di Gigi Proietti

Arriva il momento del ricordo di Gigi Proietti; la sua scomparsa è stato un evento al quale Gabriele Cirilli non ha avuto ancora modo di capacitarsene e di crederci fino in fondo. Questo perché è stato un secondo padre per lui.

Io non ci posso ancora credere, lui è come un secondo papà per me. Lui disse a mio papà, che non aveva mai creduto a questo lavoro, che voleva che prendessi una laurea, di lasciarmi andare, di lasciarmi volare. Io lo portai, poco prima che mio padre se ne andasse, a vedere I 7 Re di Roma. Entrammo in camerino, come mi vede m'abbraccia e poi fa "Sor Cirilli, venga. Lo lasci volare a sto ragazzo perché ce la farà". Io fui felicissimo. Il fatto che Proietti abbia detto questa cosa a mio padre e abbia permesso la sua serenità e stata una cosa grandissima.

Il rapporto con la moglie

Maria De Luca è la moglie di Gabriele Cirilli. C'è un grande rapporto tra i due e lui racconta come sia stato un rapporto che i due hanno da sempre. Una donna importantissima nella sua vita che le è stata vicino anche nel momento più difficile.

Ventisette anni di matrimonio e nove anni di fidanzamento. Trentasei anni che stiamo insieme. L'ho conosciuto che aveva 14 anni, incontro devastante, ma ci siamo fidanzati a 17. Il mio migliore amico mi portò in quel garage, loro studiavano lei e la sua migliore amica, che tra l'altro è il sindaco della mia città. Io accennai un sorriso, lei ricambiò e io dissi tra me: questa è mia moglie. Lei, mi confessò più tardi, disse all'amica sua: questo è mio marito. Trovai il coraggio di baciarla, lei scoppiò a ridere. Avevo i capelli a spazzola, mi feci un taglio libero per giocare bene e lei scoppiò a ridere. Io non so se merito questo amore, ma mi emoziona ancora.

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