La Prova del Cuoco ascolti tv, ecco perché gridare al flop assoluto è immotivato
La partenza della stagione televisiva si è rivelata tutt'altro che una passeggiata per Elisa Isoardi e la sua nuova "Prova del Cuoco", chiamata a sostituire Antonella Clerici dopo 18 anni di onorata carriera. Al di là delle impressioni del pubblico e di parte della critica, che tendono a sottolineare il traumatico stravolgimento dell'intero cast e del look del programma come elemento penalizzante, sono i dati d'ascolti il solo parametro utile a capire realmente l'andamento della trasmissione.
Lo diciamo sin dalla puntata di esordio della "Prova del Cuoco" che un calo rispetto alla scorsa stagione sarebbe stato fisiologico. La televisione vive di abitudine, soprattutto se si parla di un programma in onda cinque giorni alla settimana. Lo scarto tra l'edizione in corso e quella passata, tuttavia, sta assumendo, al di là dei picchi negativi, connotazioni di staticità preoccupanti con il passare dei giorni.
Il dato di ascolti "scorporato"
E che preoccupano soprattutto Rai1, che dall'inizio di questa settimana suddivide il dato d'ascolti dello show, scorporando la fascia oraria storica de La Prova del Cuoco, in partenza a mezzogiorno, dalla mezz'ora di presentazione che inizia alle 11.30 e termina alle 11.52, orario fino allo scorso anno compreso nello spazio di "Buono a sapersi", condotto dalla stessa Isoardi. Il risultato di questo isolamento fa sì che il dato della Prova del Cuoco assuma proporzioni meno allarmanti, ma non riesce comunque a salvare il programma da una sconfitta contro "Forum", concorrente diretto di Canale 5 in quella stessa fascia oraria.
Per capire meglio la questione si possono confrontare i dati dei due programmi in due giorni differenti: venerdì 29 settembre, con La Prova del Cuoco a 1.205.000 spettatori medi con il 12.6% e Forum a 1.429.000 telespettatori con il 18.9%; e lunedì 1 ottobre, con il cooking show a 848.000 spettatori con il 12.8% di share nella presentazione in onda dalle 11.30 alle 11.52, e 1.374.000 spettatori con il 12.4% dalle 11.56 alle 13.25, contro il programma della Palombelli a 1.448.000 telespettatori con il 17.8%. Si intuisce facilmente che i numeri del programma di Rete 4 restino invariati, a differenza di quelli della Prova del Cuoco, il cui riscontro è suddiviso in due diverse fasce orarie. E a tal proposito è giusto rimarcare come i numeri della fascia un tempo relativa a "Buono a Sapersi" siano assolutamente in linea con quelli della scorsa stagione.
Gli eccessivi allarmismi sulla Prova del Cuoco
Questo ci aiuta a dire che, al netto di chiare difficoltà nel rodaggio del programma e numeri bel lontani dai risultati di share molto più soddisfacenti della Clerici, l'allarmismo di queste ore nel sottolineare il tonfo sotto il milione di telespettatori de La Prova del Cuoco sia assolutamente immotivato e privo di senso, oltre che sbagliato.
Anzaldi chiede alla Vigilanza di intervenire
Va da sé che il clima pesante creatosi in queste settimane attorno alla Prova del Cuoco faciliti interpretazioni di questo tipo. Ha fatto molto discutere, ad esempio, il caso dell'interrogazione in vigilanza Rai di Michele Anzaldi, deputato Pd, che ha chiesto motivazioni riguardo il calo di circa 600mila telespettatori e 3 punti di share rispetto alla passata stagione. Per il deputato dem si tratta di "un danno all'edizione delle 13.30 del Tg1, che rappresenta il secondo notiziario più seguito di tutta l'informazione del servizio pubblico". Queste le premesse dell'interrogazione di Michele Anzaldi:
Per la stagione 2018-2019 Rai1 ha cambiato conduzione, ospiti e caratteristiche della trasmissione di successo La prova del cuoco, in onda nella fascia che precede il Tg1 delle 13.30, rivedendo una formula consolidata che fino a oggi aveva ottenuto risultati di pubblico molto rilevanti. I cambiamenti previsti non hanno trovato il gradimento del pubblico, che si è fortemente ridotto rispetto allo scorso anno con un pesante calo degli ascolti.