“La perfezione non esiste”, Vanessa Incontrada in lacrime a 20 anni che siamo italiani
Vanessa Incontrada si mette completamente a nudo a "20 anni che siamo italiani". Nulla che abbia a che fare con il nudo, ma molto più nel profondo. Un monologo, quello recitato nello show del venerdì sera di Rai1, con cui l'attrice e presentatrice spagnola rivela tutte le sue vulnerabilità e insicurezze:
La perferzione non esiste, so di non dire una grande novità. Ma io lo voglio gridare. Magari l'avessero detto prima a me. Bisoegnerebbe inserirla tra i primi insegnamenti che ci danno. Sai quanto tempo ho perso a cercarla? Come in amore, io pensavo di dover esser perfetta per trovare l'uomo della mia vita. Alla fine ho trovato un uomo molto speciale, mio marito, che mi ha detto di sorridere per i miei difetti. Ed è vero. Si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti e io con lui.
Un monologo che, per i toni e l'argomento, ricorda vagamente quello di Tiziano Ferro sul bullismo. Un numero di intrattenimento assume quindi i tratti di una confessione e la Incontrada tocca evidentemente il tema di commenti e offese per la sua corporatura ricevuti nel recente passato: "Vorrei parlare alla Vanessa di 20 anni fa le direi questo. Volevo diventare ciò che non sono, tutti mi volevano diversa. Tutti. Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticando di essere felice e pensando di essere sbagliata agli occhi degli altri. Se fossi nata negli anni trenta op cinquanta, quando il modello femminile era morbido, sarei stata perfetta. Però vivo nel Duemila, e avere le forme è ritenuto sbagliato". Quindi conclude, in lacrime:
Per questo io dovrei vergognarmi? Adesso riesco a sorridere, ma non è stato sempre così, perché a volte le critiche feriscono, partono da un cellulare e arrivano dritte allo stomaco. La perfezione non esiste, conta solo ciò che pensi di te stessa quando ti guardi allo specchio. io sono moto orgogliosa di quello che vedo. Voglio bene alla persona che vedo. L'importante è circondarsi di persone che ci vogliono bene […] perché la perfezione non esiste.