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La foto di Raffaella Carrà scelta per i funerali, con lei i tanti bambini delle adozioni a distanza

Sia nella camera ardente che in chiesa, durante la cerimonia, campeggiava la foto di Raffaella Carrà insieme ad alcuni bambini, che fu simbolo di “Amore”, il programma Tv andato in onda del 2006 attraverso il quale la presentatrice riuscì a far adottare a distanza circa 150mila bambini. Programma che chiuse in anticipo: “la Carrà stessa si è sempre rammaricata di non essere riuscita a dare un seguito continuo e duraturo”.
A cura di Andrea Parrella
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I funerali di Raffaella Carrà sono stati il degno omaggio alla regina della Tv, scomparsa lo scorso 5 luglio in seguito a una lunga malattia. Solennità, ma anche sobrietà, hanno fatto da sfondo a una cerimonia partecipatissima, sia da persone comuni che da personaggi del mondo dello spettacolo.

L'adozione di oltre 150 mila bambini

A campeggiare sulla bara di legno grezzo che Raffaella Carrà aveva chiesto dopo la sua morte, ha campeggiato una foto molto esplicativa, che dice molto della donna che è stata. Sia nella camera ardente che in chiesa, durante la cerimonia, campeggiava la foto di Raffaella Carrà insieme ad alcuni bambini, che fu simbolo di "Amore", il programma Tv andato in onda del 2006 attraverso il quale la presentatrice riuscì a far adottare a distanza circa 150mila bambini.

Amore, il programma di Raffaella Carrà per le adozioni a distanza

Una risposta al suo non aver mai avuto figli, né con Gianni Boncompagni, né con il suo ultimo compagno, Sergio Iapino, che alcuni giorni fa aveva parlato proprio di questo aspetto nel dare l'ultimo saluto all'ex compagna. Il programma aveva come obiettivo quello di far iniziare un percorso di adozione a distanza per questi ragazzi da parte del pubblico a casa. Lei stessa aveva da tanto tempo iniziato un percorso di questo genere e, attraverso questa trasmissione, è riuscita a farlo fare ad altri 150mila italiani. Tutto quello che bisognava fare era chiamare un centralino e decidere di donare loro solo 25 euro al mese, per poter contribuire alla loro salute e al sostentamento. Un programma che non ebbe grande fortuna in fatto di ascolti, chiuso con due puntate di anticipo, ma che lasciò ugualmente il segno proprio per l'adozione di questi bambini.

La fondazione Aibi ricorda Raffaella Carrà

A raccontare quell'operazione è la Fondazione Amici dei Bambini (Aibi), che ha parlato di "un messaggio forte, quello lanciato in favore del sostegno a Distanza, a cui la Carrà stessa si è sempre rammaricata di non essere riuscita a dare un seguito continuo e duraturo […] Se ne è andata una grande artista, un volto tra i più significativi della televisione italiana e una donna che non ha mai avuto paura di impegnarsi, pubblicamente, così come nel silenzio della propria quotidianità, per battaglie importanti in favore dei bambini e dei più indifesi".

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