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La fine dei Cesaroni? Amendola l’aveva già annunciata nel 2013

“Mi sento anche in dovere di portare a termine I Cesaroni,” disse l’attore un anno e mezzo fa, in occasione dell’addio alla fortunata fiction. Parole che fanno riflettere a posteriori dell’annuncio della fine della serie, comunicato oggi dal direttore della sezione fiction di Mediaset.
A cura di Andrea Parrella
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La fine de I Cesaroni non è un fulmine a ciel sereno, non è una notizia del tutto inaspettata, non uno squarcio nel cielo. Le parole del direttore della sezione fiction di Mediaset, che hanno di fatto decretato la conclusione della serie e l'impossibilità che una settima stagione venga realizzata, sono solo il completamento di un pensiero che in molti, non solo gli addetti ai lavori, avevano fatto. Un po' per colpa degli ascolti della sesta stagione, non più esaltanti come le precedenti cinque, un po' soprattutto (e questa è una motivazione più che ragionevole) per la sensazione di storie riciclate, vicende che apparivano forzate, intrecci tra i personaggi prevedibili ma anche poco credibili.

A tutto questo però, va aggiunto che per molti, così come si sta manifestando in queste ore su Twitter e Facebook, l'addio ai Cesaroni risulta comunque qualcosa di doloroso, inatteso o meglio insperato. Ma la verità è che la conclusione della serie, a ben rifletterci, non era solo nell'aria, ma pareva inesorabilmente preannunciata dalle parole degli ultimi anni di Claudio Amendola, andirivieni decisionali dalla quasi certezza che lasciasse la fiction, alle parole chiare sull'incrinarsi dei rapporti tra gli attori sul set. Dopo le voci su un suo precoce, possibile abbandono nel 2012, l'attore dichiarò senza mezzi termini che l'armonia tra i membri del cast non era più quella di un tempo, aggiungendo tuttavia che non avrebbe mai lasciato I Cesaroni, con motivazioni piuttosto chiare e sincere: "Sono debitore alla serie ma ora è tutto più difficile. Un po’ d’affanno si avverte e diventa pesante. Ogni serie dura dieci mesi ed aumentano gli episodi. L’abbiamo già fatto sei volte “sta cosa”, ti ritrovi a pensare […] Mi hanno dato la serenità economica e il successo popolare. Non posso permettermi di rinunciare ad un contratto come questo. Poi senza I Cesaroni tanta gente va a casa. Penso alle maestranze e alle loro famiglie."

La decisione definitiva di lasciare la serie da parte dell'attore è poi arrivata l'anno scorso, a giugno del 2013, quando Claudio Amendola pronunciò una frase ambigua nel suo commiato, prima parlando di un addio personale, poi facendo chiaramente intuire quello di cui tutti erano consapevoli, ovvero che senza di lui I Cesaroni non avessero alcun senso. Che quindi il suo addio fosse in realtà il congedo definitivo della serie di successo:

Quest’anno concludo la serie che tra l’altro durerà non più 10 mesi ma solo 4. Mi sento anche in dovere di portare a termine “I Cesaroni”: non posso abbandonare tutti quelli che ci lavorano, specialmente in questo momento. E poi lo faccio anche per Mediaset, che è stata molto generosa con me. Ma da oggi in poi la tv la interpreterò in altro modo, cercando di fare cose brevi, al massimo miniserie o film tv.

Per quanto non si possa dire che era tutto già deciso da un anno e mezzo, la sensazione che la fine dei giochi fosse prevista era abbastanza chiara e lo diventa ancora di più nel rileggere queste dichiarazioni dell'attore romano. Allora una domanda sorge spontanea: se Mediaset si fosse giocata la carta della sesta stagione presentandola come l'ultima, la cosa non avrebbe potuto avere un peso maggiore sugli ascolti, in senso positivo?

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