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La concorrente cinese di ‘Ciao Darwin 7’: “Le lacrime erano vere, non ho fatto la vittima”

Margarita Zhang è la concorrente cinese che nell’ultima puntata di “Ciao Darwin 7 – La resurrezione” è scoppiata in lacrime mentre raccontava come è stata trattata in Italia. La giovane sosteneva di essere stata presa di mira per via dei suoi lineamenti. Sui social ha replicato a chi non ha creduto alla sincerità delle sue lacrime e ha ringraziato Paolo Bonolis e quanti le hanno espresso solidarietà.
A cura di D.S.
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La sesta puntata di "Ciao Darwin 7 – La resurrezione" è stata contrassegnata da un momento decisamente emozionante. La serata prevedeva la sfida tra ‘Italiani' e ‘Stranieri'. Ai momenti di leggerezza tipici del programma, si è alternato un momento di riflessione. Una giovane ragazza cinese è scoppiata in lacrime parlando di come è stata accolta in Italia.

Margarita Zhang ha spiegato di essere stata presa di mira per via dei suoi lineamenti. Paolo Bonolis l'ha subito difesa dicendo: "Signorina noi stiamo vivendo una trasmissione di assoluta leggerezza, forse i temi che stiamo affrontando c'entrano ben poco con lo spirito della trasmissione. Però se stiamo giocando tutti insieme questa differenza che continuano a dirci che c'è in realtà non c'è. Chiedo scusa agli autori in genere, ma di che caz*o stiamo parlando? Il problema non è che arrivano gli stranieri. Se le cose non vanno bene è perché non sappiamo gestirle noi".

Margarita Zhang: "Ringrazio Paolo Bonolis per le sue parole e il suo gesto"

La concorrente ha ricevuto la solidarietà degli internauti. Così, ha replicato sui suoi profili social, ringraziando Paolo Bonolis e rivolgendosi anche a coloro che hanno reputato false le sue lacrime:

"Vi ringrazio per avermi capita, per esservi ritrovati nelle mie parole, per le belle cose che mi avete detto, per tutti i vostri complimenti, per avermi permesso di entrare nei vostri cuori ed animi, per avermi sostenuta, per avermi seguita, per aver ricevuto il mio messaggio, per aver riflettuto sulle mie parole. Ringrazio Paolo per le sue parole ed il suo gesto. Ringrazio gli Italiani che mi hanno accolta in squadra e nel loro Paese, ringrazio gli stranieri che mi hanno fatto conoscere tante cose nuove, vivere delle esperienze fantastiche. Ringrazio quelli che credono nella falsità delle mie lacrime; lacrime che ho cercato di trattenere, ma quando ad una cosa ci tieni, vieni pure ferita; perché hanno solo dato importanza e conferma ad un fatto irrilevante dato che anche se non fossero sgorgate quelle lacrime sul mio viso, nel mio cuore ci sarebbero state. Nel mio come in quello di tantissime altre persone. Discriminate magari non perché sono stranieri, ma perché stanno male, si vestono diversamente, hanno orientamenti sessuali differenti, insomma per qualsiasi futile motivo che sia diverso dalla massa! Siamo tutti del mondo, tutti siamo stranieri e nessuno lo è".

Infine, ha lasciato un commento sulla pagina Facebook di "Ciao Darwin 7":

"Vorrei dire una cosa, non volevo fare la vittima, semplicemente sono cose di cui si soffre, sapevo che era solo un gioco, ma la frase che ha detto il signore prima che io mi mettessi a piangere mi ha toccata troppo perché la mia domanda da una vita è ‘qual è il mio Paese?'. Dico di essere italiana perché son cresciuta qua con queste tradizioni, dico di essere cinese perché i miei genitori lo sono, dico di essere austriaca perché sono nata a Vienna. Ma effettivamente quali di queste tre cose rappresentano di più una persona?".

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