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L’appello di Miss Italia Stefania Bivone per la liberazione di Azzarà

Nel corso dei festeggiamenti nella sua Sinopoli, Stefania Bivone non ha dimenticato Francesco Azzarà, il volontario di Emergency rapito lo scorso 14 agosto. Miss Italia 2011 ha lanciato un appello per la sua liberazione.
A cura di laura tortora
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Stefania Bivone durante la festa in suo onore a Sinipoli si augura una pronta liberazione di Francesco Azzar, volontario di Emergency rapito.

La neo Miss Italia 2011 Stefania Bivone è ritornata per la prima volta dall'elezione nella natia Sinopoli (Reggio Calabria) dove è stata accolta dal paese in festa, con in prima fila la giunta comunale al completo capeggiata dal sindaco Luigi Chiappalone.
La giovanissima miss ha attraversato le strade di Sinopoli a bordo di un auto d'epoca del 1932 scoperta fino alla piazza del Municipio dove è stata acclamata dalla folla di concittadini a cui si sono aggiunti, per l'occasione, curiosi e fan provenienti anche da altre province, come Vincenzo Aloise, sindaco di Fiumefreddo Bruzio (Cosenza), il comune di origine di Maria Perrusi, Miss Italia 2008.

I festeggiamenti a Sinopoli per Stefania Bivone

Bagno di folla per Miss Italia 2011 che ha lanciato un appello per la liberazione del volontario di Emergency Francesco Azzarà.

Durante i festeggiamenti non sono mancati i ricordi e gli omaggi ad Enzo Mirigliani, scomparso lo scorso 26 settembre e Stefania Bivone ha colto l'occasione per ricordare le sorti di Francesco Azzarà, il volontario di Emergency rapito in Sudan, per il quale ha augurato una rapida liberazione:

Oggi state festeggiando me ma spero e mi auguro che il più presto possibile si possa festeggiare il ritorno a casa di Francesco Azzarà.

Il rapimento di Francesco Azzarà

Operatore volontario di Emergency Francesco Azzarà è stato sequestrato da un gruppo di uomini armati il 14 agosto a Nyala, capitale del sud Darfur, alle 17:00 ora locale mentre si trovava in auto diretto verso l'aeroporto della città. il 34enne di Motta San Giovanni (Reggio Calabria) era alla sua seconda missione come logista del Centro pediatrico che Emergency ha aperto in città nel luglio del 2010.

A pochi giorni dal rapimento il vice governatore Abdul Karim Moussa aveva dichiarato con ottimismo che le forze di sicurezza sudanesi stavano "stringendo il cerchio" attorno ai rapinatori di Azzarà che si trovava in buone condizioni, precisando che non avrebbero pagato alcun riscatto per la liberazione dell'operatore.

rapimento di Francesco Azzarà_Emergency

Ad un mese dal sequestro si sono succedute diverse manifestazioni per riportare l'attenzione dei media sulle sorti di Francesco, come l'invito di Emergency ad esporre la sua foto sui palazzi delle istituzioni delle diverse città che numerose hanno aderito all'iniziativa. Nuovi appelli per la liberazione sono stati lanciati dai cugini di Azzarà nel corso della Marcia della pace di Assisi lo scorso 25 settembre e nella stessa giornata parole di ottimismo sono venute anche dal fondatore di Emergency Gino Strada che ha dichiarato, nel corso della trasmissione Che tempo che fa su Raitre: "Ci sono buoni motivi per dire che molto presto potremo riabbracciare Francesco. Si è lavorato molto bene, sono stati attivati tutti i contatti possibili e siamo molto vicini alla conclusione della vicenda".
La Calabria e l'Italia tutta attendono di poter festeggiare il ritorno di Francesco Azzarà.

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