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Juve-Torino senza telecronaca, Rai critica i giornalisti sportivi: “Atteggiamento inaccettabile”

I giornalisti di RaiSport hanno scioperato in segno di protesta per la mancata acquisizione dei diritti televisivi per la trasmissione del Mondiali di calcio in Russia e il rischio di perdere anche la Formula 1 sul Servizio Pubblico. L’azienda critica i giornalisti sportivi: “Atteggiamento inaccettabile a difesa delle proprie rendite di posizione”.
A cura di Andrea Parrella
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La partita di Coppa Italia Juventus – Torino è stata trasmessa da Rai1 senza telecronaca, i 6 milioni di telespettatori che hanno seguito il match non avranno potuto fare a meno di notarlo e una grande mole di commenti si è sviluppata sui social proprio durante la messa in onda del match valevole per i quarti di finale di Coppa Italia.

Perché Juve-Torino è andata in onda senza telecronaca?

Il motivo del silenzio dei giornalisti di RaiSport, come reso noto con largo anticipo, è lo sciopero indetto dalla redazione come forma di protesta nei confronti dell'azienda, in seguito alla non acquisizione dei diritti di trasmissione dei Mondiali di Calcio in Russia 2018 della prossima estate (sarà Mediaset a trasmetterli in esclusiva, per la prima volta nella storia della tv italiana) e al rischio di perdere anche i diritti sul prossimo campionato del mondo di Formula 1.

La protesta dei giornalisti di RaiSport

I giornalisti di RaiSport, proprio nella giornata di ieri, avevano definito "necessaria" la forma di protesta, al fine di "ribadire il diritto di voi cittadini che pagate il canone a poter assistere gratuitamente ai più importanti eventi sportivi". Al fine di evitare ulteriori benefici alla concorrenza privata, la dirigenza della redazione sportiva del Servizio Pubblico specificava in una nota la volontà di evitare che lo sport potesse essere appannaggio di pochi:

L’azienda e il direttore di RaiSport dunque fanno scelte di segno contrario, per di più spendendo soldi in costose collaborazioni e per acquistare prodotti da società esterne. Noi vogliamo una Rai Servizio Pubblico che trasmetta più sport, con sempre maggiore qualità. Riteniamo inaccettabile che ormai lo sport sia un privilegio dei pochi che possono permettersi un abbonamento alla pay tv. Vogliamo che – grazie alla Rai – lo sport sia di tutti e per tutti

Critiche della Rai a RaiSport

La portata del fuoco interno alla Rai è aumentata con la risposta dell'azienda: "E’ vero, lo Sport è di tutti, ma sconcertante è proprio l’atteggiamento dei giornalisti di RaiSport a difesa delle proprie rendite di posizione ignorando che la Rai investe sul prodotto Sport oltre 200 milioni di Euro l’anno". La critica è anche nei confronti della scelta di scioperare, penalizzando così un contenuto esclusivo Rai come i quarti di finale di Coppa Italia:

Sorprende infine che, invece di valorizzare gli eventi di cui Rai detiene i diritti come la Coppa Italia, i giornalisti di RaiSport abbiano deciso di privare i telespettatori del loro autorevole commento

Niente Mondiali in Russia per la Rai, ecco il motivo

Nella nota della Rai si offre anche una risposta alla dolorosa rinuncia della trasmissione dei Mondiali di Calcio in Russia, strettamente legata alla mancata qualificazione dell'Italia. Già nelle scorse settimane era stato chiarito che le competizioni nazionali di calcio avrebbero mantenuto il loro carattere di servizio pubblico televisivo e interesse nazionale solo in caso di partecipazione degli Azzurri alle competizioni. Venendo meno quest'ultima, la scelta stessa di partecipare alla gara di acquisizione si trasforma in qualcosa di strettamente commerciale. Motivazione ribadita nella nota della Rai:

Con l’eliminazione dell’Italia la Rai non poteva sostenere ulteriori e ingenti investimenti dettati da sole ragioni commerciali; non è un caso che altri servizi pubblici di importanti paesi europei, pur con le loro nazionali qualificate alla fase finale, non trasmetteranno le partite dei Mondiali di Russia

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