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“Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione” è il nuovo documentario da vedere su Netflix

“Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione” è il nuovo documentario in quattro episodi di Netflix che ricostruisce gli abusi sessuali e di potere, i crimini commessi e perpetrati nel corso della sua attività da miliardario di successo e in collegamento stretto con il potere politico. Attraverso le testimonianze delle sue vittime, la storia prende forma nella maniera più reale e brutale possibile.
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La storia di Jeffrey Epstein, i suoi traffici sessuali, i suoi abusi in un magistrale documentario Netflix, disponibile sulla piattaforma dal 27 maggio. Si chiama "Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione" e ricostruisce, attraverso la voce delle sue vittime, la sua storia e il suo passato criminale. Esperto di finanza, il miliardario newyorchese fu arrestato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni, che utilizzava spesso come merce di scambio per ingraziarsi persone potenti e di prestigio. Morì in carcere, in circostanze misteriose, il 10 agosto 2019.

Il documentario Netflix

"Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione" racconta la storia di Jeffrey Epstein tramite le testimonianze delle sue vittime. Quattro episodi che restituiscono dignità e voce alle dozzine di donne, al tempo poco più che bambine, abusate dal narcisista miliardario. Pregevole il lavoro della regista Lisa Bryant e curata da Joe Berlinger e James Patterson. Il ritmo della narrazione scorre velocemente proprio grazie all'effetto ‘pugno nello stomaco' che arriva dalle testimonianze. Se da una parte il documentario si concentra a dare voce alle vittime, dall'altra non tira in ballo tutti i nomi, tutto il circolo di potenti con cui Jeffrey Epstein era in connessione e in contatto. C'è lui, però, Donald Trump come viene menzionato Bill Clinton, all'epoca Presidente degli Stati Uniti a conoscenza dell'isola di proprietà di Epstein interamente cablata da un sistema di telecamere allo scopo di "sorveglianza". In quella stessa isola, Epstein perpetrava abusi e faceva allietare i suoi ospiti, custodendo le registrazioni degli incontri.

Il Gatsby del male

Vicky Ward, la giornalista che scrisse su di lui la prima volta nel 2003, dice di Jeffrey Epstein: "Sentivo parlare di lui come una sorta di Gatsby misterioso di New Yorker. Un uomo single, ricco ma di cui nessuno sapeva come avesse fatto a esserlo. E aveva molti amici: il principe Andrew, Bill Clinton (vengo mostrate le foto di Donald Trump e Harvey Weinstein, ndr). Ed era sempre circondando da donne bellissime. Spesso molto giovani". 

Una serie sul potere

La serie, oltre a cercare di ridare dignità a tutte le vittime di questo sistema, prova velatamente a mostrare come il "potere" e chi lo rappresenta e gestisce sia irrimediabilmente connesso e, in un certo senso, colluso.

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