Isola dei Famosi 2021, la furia di Paul Gascoigne sui naufraghi: “Stupidi basta*di del ca**o”
Paul Gascoigne è uno dei concorrenti di punta di questa edizione dell'Isola dei Famosi. Tanto che dopo il suo infortunio alla spalla ad inizio avventura, la produzione ha fatto di tutto pur di farlo tornare sull'Isola insieme agli altri naufraghi. I compagni però sembrano gradirlo fino a un certo punto. Al di là delle difficoltà linguistiche, trovano che l'ex calciatore abbia spesso dei modi di fare poco garbati, che non a tutti piacciono.
La furia Paul Gascoigne sui naufraghi: "Fan***o"
Il daytime dell'Isola rivela che negli ultimi giorni anche la stanchezza di Gascoigne sta iniziando a giocare brutti scherzi. Durante la preparazione del pranzo, Paul si è avvicinato alla pentola del riso, offrendo una ciabatta da utilizzare come presina. "C'è la sabbia", fanno notare i naufraghi. "Bisogna lavare le ciabatte Paul", gli suggerisce Fariba. Gascoigne non prende bene il suggerimento e risponde piccato, nonostante i compagni provino a tranquillizzarlo. "Fu**ing stupid basta*d", tuona in inglese, ovvero "Stupidi basta*di del ca**o", sotto gli occhi attoniti dei compagni.
La reazione dei naufraghi agli insulti di Gascoigne
"Ma perché siamo stupidi bastar*i?", chiede Angela Melillo, che difficilmente si agita. "Ha una battuta per tutti", commenta Fariba alle telecamere, "nessuno si salva con Paul". Sull'isola c'è chi giustifica il suo comportamento con un'ironia incompresa, chi prova ad assecondarlo, ma c'è anche chi non digerisce affatto certe provocazioni. "Fan*ulo non sei il capitano", rincara la dose Paul nei confronti di Roberto Ciufoli, che subito si giustifica: "No ma io mica t'ho detto niente Paul". Non è della stessa linea Gilles Rocca, che la sera si sfoga con i compagni: "Ha mandato tutti a quel paese, il problema è che davanti a Paul stiamo tutti zitti". È d'accordo con lui Valentina Persia: "Se fosse stata la Martani ce la saremmo mangiata". Ci ripensa anche la Melillo: "La prossima volta mi inca**o. Non è un problema di lingua, ma di educazione".