Intervista a Vilma Maria d’Addario: chi è l’alunna de Il Collegio 4
È arrivato Il Collegio 4, tra i programmi più attesi di questa stagione televisiva dopo l'enorme successo di pubblico della terza stagione, quando il docu-reality prodotto da Magnolia-Banijay per Rai2 ha definitivamente conquistato i telespettatori, distinguendosi soprattutto per il coinvolgimento del pubblico più giovane. La quarta stagione de Il Collegio vede gli alunni teletrasportati in un istituto del 1982, ambientato nel Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco (provincia di Bergamo).
Per capire meglio cosa pensano e come pensano i ragazzi protagonisti de Il Collegio 4, Fanpage.it ha ripetuto l'esperimento della scorsa stagione di fare a tutti i giovani protagonisti le stesse domande, per capire chi siano fuori dalle mura dell'istituto, quali siano i loro desideri, le aspirazioni e le sensazioni relative a questa esperienza. A rispondere alle nostre domande è Vilma Maria d'Addario.
Chi è Vilma Maria d'Addario
Età: 15
Provenienza: Potenza
Scuola: Quarto ginnasio al liceo classico
Vilma Maria, detta Vil, è appassionata di letteratura classica e arte. Va molto bene a scuola e “adora il suo liceo”. Nel tempo libero canta, recita e scrive poesie, ascolta tantissima musica, dal punk rock al country. È sensibile a tematiche sociali come l’inquinamento globale, l’emancipazione femminile e gli allevamenti intensivi. Il suo mito è Greta Thunberg. È una ragazza estroversa e chiacchierona, al punto da poter risultare eccessiva e irritante. Non si tira indietro se si tratta di difendere i compagni presi di mira. La madre e i professori la definiscono "un vulcano di idee". Ha perso il padre a dieci anni. Oltre alle prese di posizione fuori dal coro, nel corso della terza puntata si è distinta per una dura litigata con alcuni ragazzi sul ruolo della donna nella società.
Instagram: @vilmadaddario
Tik Tok: Vilma non ha un profilo Ti Tok
Vilma si racconta a Fanpage.it
Avviso ai naviganti: non ce ne sarebbe stato bisogno, ma è giusto precisare che per realizzare questa intervista nessuna risposta è stata maltrattata, filtrata o ritoccata, perché la scrittura racconta di una persona molto più di quanto riesca a fare una foto su Instagram.
Allora Vilma, raccontaci la cosa che più ti ha sconvolta della scuola del passato e quella che ti piacerebbe ritrovare nella scuola di oggi.
È stato davvero strano trovarmi a fare amicizia con persone che nella vita reale avrei completamente ignorato perché "troppo diverse". Il collegio ci rende apparentemente tutti uguali: annienta le "categorie". Questa cosa mi ha scioccata, ma è stato bello capire che infondo ci si può capire anche coltivando interessi diversi.
Con chi hai legato di più al collegio? E chi invece, non ti andava proprio a genio
Di sicuro la persona con cui ho legato di più è stata Sara Piccione. Alla fine, porterò nel cuore tutti i miei compagni, ma spesso mi sono trovata in disaccordo con Martina e Claudia.
Prova scritta di sintesi: dicci chi sei utilizzando non più di 80 parole (puoi anche sforare, ma senza esagerare).
Sono un casino. Fiera di esserlo, ma talvolta è difficile convivere con me stessa.
Il programma ha dato grande popolarità ai protagonisti dello scorso anno e promette di fare lo stesso anche quest’anno. Pensi a un futuro nel mondo dello spettacolo o vuoi fare altro da grande?
Diciamo che la mia massima aspirazione è essere felice e pensare al futuro mi rende malinconica. Farò ciò che mi dirà di fare il cuore.
Qual è il commento più bello che hai letto su di te in queste settimane? Pensi che il pubblico abbia capito chi sei?
Diverse persone mi hanno scritto che attraverso i miei post e storie dedicati al body positivity e la mia esperienza in collegio hanno imparato ad amare il loro corpo. Da persona insicura posso assicurarvi che aiutare gli altri ad amarsi è la maggior soddisfazione!
Avevi mai visto il collegio prima di far parte del programma?
Sì, ma senza seguirlo assiduamente. Posso assicurarvi di aver fatto maratona di tutte e tre le edizioni precedenti prima di varcare quel cancello. Sapete, l'ansia.
Guardi molta o poca televisione? Quali programmi ti piacciono?
Non guardo quasi mai la tv, solo quando non riesco a dormire. Vado su Real Time e guardo la dottoressa schiacciabrufoli e cose del genere, preferisco Netflix.
Che idea ti sei fatta dei professori? Chi era il tuo preferito?
Tutti i professori erano persone preparate e molto umane. Il professor Maggi è sicuramente il mio preferito insieme al prof Carnavale, sono entrambi persone sensibilissime e speciali. Mi hanno insegnato molto nel poco tempo passato assieme.
Molti dall’esterno si chiedono quanto siamo naturali i vostri comportamenti. Pensi che le telecamere ti abbiano condizionato.
Forse per i primi dieci minuti. Dopo un po' ti ci abituavi.
Alla fine cosa ti resta di questi anni Ottanta?
Sicuramente ora posso cantare con mia nonna canzoni dell'intonare insieme "UNA ROSA BLUUUU" è stata sicuramente un'emozione (anche se lei non è dotata di questa gran dote canora.)
Ultima, senza spoiler: il momento più difficile e il tuo ricordo più bello di questa esperienza in Collegio?
Non c'è stato un momento più difficile, ma la mancanza di casa e dei miei amici era davvero insostenibile talvolta. Ma almeno ero insieme ad altre persone fantastiche, la musica ha unito tutti noi in diverse occasioni, questi sono stati i momenti più belli. La musica è un'arte, è l'arte non è mai fine a se stessa. Create arte, create amore.