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Il Collegio 5

Intervista a Claudia Dorelfi: chi è l’alunna de Il Collegio 4

Arriva Il Collegio 4 su Rai 2 e Fanpage ripropone per il secondo anno la rubrica “La stessa intervista a tutti i ragazzi de Il Collegio 4”. Per questo abbiamo fatto una serie di domande identiche a tutti i ragazzi teletrasportati nel 1982, tra cui Claudia Dorelfi, carattere difficile, a tratti aggressivo, che sin dall’inizio della sua esperienza ha fatto capire di non apprezzare il mondo della scuola e lo studio, che lei definisce una perdita di tempo. Nel bene o nel male, il suo carattere duro e spigoloso è una delle chiavi di questa edizione.
A cura di Andrea Parrella
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È arrivato Il Collegio 4, tra i programmi più attesi di questa stagione televisiva dopo l'enorme successo di pubblico della terza stagione, quando il docu-reality prodotto da Magnolia-Banijay per Rai2 ha definitivamente conquistato i telespettatori, distinguendosi soprattutto per il coinvolgimento del pubblico più giovane. La quarta stagione de Il Collegio vede gli alunni teletrasportati in un istituto del 1982, ambientato nel Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco (provincia di Bergamo).

Per capire meglio cosa pensano e come pensano i ragazzi protagonisti de Il Collegio 4, Fanpage.it ha ripetuto l'esperimento della scorsa stagione di fare a tutti i giovani protagonisti le stesse domande, per capire chi siano fuori dalle mura dell'istituto, quali siano i loro desideri, le aspirazioni e le sensazioni relative a questa esperienza. A rispondere alle nostre domande è Claudia Dorelfi.

Chi è Claudia Dorelfi

Età: 14

Provenienza: Roma

Scuola: terza media

Per Chiara studiare è una perdita di tempo e a detta sua avrebbe dovuto essere bocciata sia in prima che in seconda media. Indole litigiosa, risponde ai professori e ha un rapporto conflittuale con i compagni, tant'è che nella prima puntata de Il Collegio 4 si è fatta notare per gli attacchi a Maggy Gioia, che l'hanno anche esposta ad un rischio espulsione: "Io e la scuola siamo come cane e gatto – ha detto – Se non mi va di studiare non puoi dirmi niente". Non va d’accordo con i genitori perché non le piace sottostare alle loro regole. È brava a disegnare e da grande vorrebbe fare la stilista. Uno dei momenti topici di questa sua avventura a Il Collegio è stata la conversazione sulla citazione manzoniana "sciacquare i panni in Arno", pronunciata da un docente che la invitava a ripulire il suo linguaggio. La risposta di Claudia, che si è chiesta se l'Arno fosse una lavatrice, è diventata oggetto di uno spezzone di puntata decisamente esilarante.

Instagram: @claudia.dorelfii

TikTok: @_claudiadorelfi_

Claudia Dorelfi, la ribelle de Il Collegio si racconta

Avviso ai naviganti: non ce ne sarebbe stato bisogno, ma è giusto precisare che per realizzare questa intervista nessuna risposta è stata maltrattata, filtrata o ritoccata, perché la scrittura racconta di una persona molto più di quanto riesca a fare una foto su Instagram.

Allora Claudia, raccontaci la cosa che più ti ha sconvolta della scuola del passato e quella che ti piacerebbe ritrovare nella scuola di oggi.

Devo dire che mi ha sconvolto molto il fatto che la mattina bisognava prendere un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo, trovo che sia disgustoso e che se qualcuno non voleva prenderlo non poteva essere obbligatorio mentre ai tempi d'oggi a scuola sarebbe stupendo se ci fossero delle ore di buco dove magari chi non ha il tempo di farlo a casa si può avvantaggiare i compiti. 

Con chi hai legato di più al collegio? E chi invece, non ti andava proprio a genio

Li dentro ho legato di più con George Ciupilan, con Asia Busciantella e con Francesco Cardamone, mentre non mi stavano molto simpatiche Maggy Gioia eVilma D'Addario.

Prova scritta di sintesi: dicci chi sei utilizzando non più di 80 parole (puoi anche sforare, ma senza esagerare).

Sono una ragazza testarda impulsiva ma sveglia, ho avuto molti problemi nella vita e questo mi ha rafforzato parecchio… Sono molto vivace, non riesco a stare mai ferma, sono una senza filtri che, se deve dirti una cosa, te la dice senza problemi. Ma soprattutto mi voglio godere ogni singolo secondo della mia vita perché è una.

Il programma ha dato grande popolarità ai protagonisti dello scorso anno e promette di fare lo stesso anche quest’anno. Pensi a un futuro nel mondo dello spettacolo o vuoi fare altro da grande?

Dopo questa esperienza vorrei diventare un influencer e poi entrare nel mondo della moda e dello spettacolo.

Qual è il commento più bello che hai letto su di te in queste settimane? Pensi che il pubblico abbia capito chi sei?

Per ora non so se il pubblico mi abbia capito molto bene, ma sono sicura che avrà modo di capirmi e sapere davvero chi sono… Ho ricevuto molti commenti belli che mi hanno fatto piacere e dirne uno in particolare è impossibile.

Avevi mai visto il collegio prima di far parte del programma?

Prima di partecipare ai casting ho visto gli scorsi anni tutte le stagioni del collegio.

Guardi molta o poca televisione? Quali programmi ti piacciono?

Non guardo molta televisione, anzi praticamente zero, più che altro guardo il telefono. Qualche serie TV e film, e la mia serie TV preferita in assoluto è Riverdale.

Che idea ti sei fatta dei professori? Chi era il tuo preferito?

Erano abbastanza rompipalle: alcuni più facili e altri più difficili e per facile e difficile intendo il livello di severità, però alla fine erano bravi professori e i miei preferiti erano la Petolicchio e il prof Carnevale.

 Molti dall’esterno si chiedono quanto siamo naturali i vostri comportamenti. Pensi che le telecamere ti abbiano condizionato.

I miei comportamenti lì dentro erano gli stessi che ho fuori dal collegio, quindi le telecamere erano solo un dettaglio che non mi influenzava. Ho fatto e detto tutto quello che volevo.

Alla fine cosa ti resta di questi anni Ottanta?

Anche se erano degli anni individualisti, mi resta l'amicizia quella vera, quella che pochi riescono a trovare.

Ultima, senza spoiler: il momento più difficile e il tuo ricordo più bello di questa esperienza in Collegio?

Essere li dentro è stata l'esperienza più bella della mia vita, un esperienza che rifarei altre 10 volte, giuro. Con tutti i miei compagni che sono stati lì dentro ad accompagnarmi in questa avventura, di momenti difficili per me ce ne sono stati davvero pochi, perché stavo bene con tutti loro. Non pensavo a nulla, forse il momento più difficile è stato guardare una cosa che mi ha ferito abbastanza, ma il ricordo più bello sono state le risate che mi accompagnavano ogni secondo, minuto, ora e giorno.

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