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In vendita la casa di Gino Bramieri, la nuora Lucia: “Terrò, però, tutte le sue cose”

Una decisione, a detta sua, molto sofferta ma inevitabile. A parlare è Lucia Bramieri, nuora del compianto Gino, che nel salotto di Barbara D’Urso ha confessato di aver messo in vendita la casa che gli era appartenuta e dove aveva vissuto con lei e suo figlio Cesare.
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Non si arresta la polemica in casa Bramieri. La nuora del compianto Gino è tornata nel salotto di Barbara D'Urso a Pomeriggio 5 per spiegare i motivi che l'hanno indotta a mettere in vendita la casa che era appartenuta al noto attore, nella quale aveva vissuto anche con il figlio Cesare (al tempo suo marito, poi deceduto): "Non vedo la ragione di tutte queste polemiche. È stato molto difficile prendere la decisione di vendere, anche per me, e inoltre terrò tutte le cose di Gino: dai copioni a tutti i suoi premi".

Il collegamento con Barbara d'Urso è avvenuto dall'appartamento di Gino Bramieri, attualmente in vendita, e Lucia Bramieri ha colto l'occasione per ritornare a commentare il noto contenzioso intercorso con l'ultima compagna del comico: "Non sapevo mi avesse querelato, l'ho letto anche io sui giornali. La signora Baldassini non ha alcuna voce in capitolo riguardo l'eredità di Gino anche se, qualora lo volesse, può sempre acquistare la casa". Tra le due ultimamente non è scorso buon sangue. Non è la prima volta, infatti, che Lucia Bramieri e Angela Baldassini si sono scontrate a distanza per fare chiarezza su ciò che accadde al tempo della relazione con Gino e subito dopo, quando è il diverbio sull'eredità ha preso il sopravvento. A dare il pieno appoggio a Lucia anche la penultima compagna di Bramieri, Ida Petruccetti, che è intervenuta per sostenere la sua tesi e mettere in dubbio quella della Baldassini.

Ultimo stralcio di polemica per Lucia Bramieri in chiusura, quando ha rivelato alla "padrona di casa" del noto salotto Mediaset di aver ricevuto dal carcere una lettera misteriosa, indirizzata sia a lei che al marito Cesare, morto ormai da quasi otto anni: "Ora la lettera deve essere consegnata alla Procura, poi potrò rivelarne il contenuto, che è a dir poco strano".

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