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In Glee 3 Quinn rivuole sua figlia ma i fan protestano con una petizione

Quinn Fibray nel secondo episodio della terza stagione di Glee rivuole con sè la figlia Beth data in adozione ma i fan non sono d’accordo con la leggerezza con cui la serie affronta il delicato tema dell’adozione e sottoscrivono una petizione online.
A cura di laura tortora
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Nel secondo episodio della terza serie Quinn rivuole la figlia data in adozione ma i fan protestano per la leggerezza con cui Glee ha affrontato il tema delle adozioni

La terza stagione di Glee, quella decisiva per il futuro di Rachel, Finn e Kurt (in onda su FOX in contemporanea con gli USA) sta entrando nel vivo della storia ma anche delle polemiche per come la serie ha affrontato un tema delicato come quello delle adozioni e del rapporto tra madri (naturali e adottive) e i bambini, veicolando una disinformazione che i fan non si sarebbero aspettati da una serie come Glee che, al contrario, è stata sempre apprezzata per il rigore con cui ha trattato temi come l’omofobia e il bullismo.

Nel secondo episodio della terza serie  “I am Unicorn” Shelby Corcoran (Idina Menzel) viene ingaggiata dalla scuola per dar vita ad un secondo Glee Club e con la donna, madre biologica di Rachel, torna anche Beth, la figlia che Quinn Fibray (Dianna Agron) ha avuto con Puck ed ha dato in adozione a causa della giovane età, ma ora l'ex cheerleader ci ripensa ed è intenzionata a riprendersi la figlia.

Alla messa in onda dell’episodio è seguita una petizione online sul sito Change.org creata da Amber Austin, che ha deciso di “denunciare” l’episodio nella doppia veste di telespettatrice affezionata di Glee e di madre adottiva.

Puck con la figlia Beth

Come si legge nella petizione, sottoscritta già da oltre 1600 sostenitori, uno show come Glee, solitamente apprezzato per i messaggi positivi che veicola affrontando problemi reali di persone reali, se è ammirabile per la scelta di un tema delicato come quello dell’adozione, non si può dire altrettanto per i risultati ottenuti. Una madre naturale che ha dato in adozione il proprio figlio non può tornare all’improvviso a far parte della sua vita e a richiederne la restituzione, così come ha fatto Quinn nell’episodio incriminato.

Con la petizione Amber Austin chiede al creatore della serie Ryan Murphy e alla FOX di scrivere e realizzare un nuovo episodio “riparatore” in grado di controbilanciare in qualche modo quello mandato in onda che, oltre a dare la falsa impressione che l’adozione sia una situazione temporanea, può suscitare nei bambini adottati il timore di poter essere portati via in qualunque momento e alimenta le ansie e le paure dei genitori adottivi, creando confusione sulla natura delle adozioni.

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