5 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ilona Staller: “Ero una spia dei servizi segreti ungheresi, smisi perché temevo mi ammazzassero”

Ilona Staller confessa di essere stata una spia dei servizi segreti ungheresi all’epoca in cui aveva poco più di 20 anni. Nel corso di un’intervista a “La confessione” di Peter Gomez in onda il 20 giugno 2018 alle 23.55 su Nove, l’ex porno diva racconterà parte del suo passato: dalla fuga dall’Ungheria alla consacrazione a regina del cinema hard.
A cura di Stefania Rocco
5 CONDIVISIONI
Immagine

Ospite di Peter Gomez a “La confessione” nella puntata che andrà in onda oggi 20 giugno alle 23.55 su Nove, Ilona Staller racconterà il suo passato di spia per i servizi segreti ungheresi. La donna arrivata in Italia quando era giovanissima e consacrata quale inimitabile diva del cinema hard ha deciso di raccontare una parte sconvolgente del suo passato, quando aveva 20 anni e non era stata ancora ribattezzata con il nome di Cicciolina. Somiglia a un romanzo la vita della Staller: dalla fuga dall’Ungheria comunista, ai film hard fino all’ingresso tanto discusso in Parlamento.

La prima fase: il reclutamento

Lei è stata una spia dei servizi segreti ungheresi, nome in codice ‘Coccinella’: mi spiega come avveniva il reclutamento?” ha chiesto Peter Gomez alla Staller per introdurre l’argomento. All’epoca Ilona 20 anni, viveva in Ungheria e cercava di guadagnarsi da vivere lavorando come cameriera in uno dei più grandi hotel di Budapest. Fu avvicinata dalla direttrice dell’albergo che le pose una richiesta singolare: “Sono andata a lavorare come cameriera in uno dei più grandi hotel sul Danubio, l’Intercontinental. Un giorno la direttrice mi chiama in privato dicendomi: ‘Tre persone la stanno cercando, vorrebbero conoscerla’”. I tre personaggi in questione erano figure dei servizi segreti, interessati a reclutarla:

I tre uomini mi hanno domandato: ‘Le piacerebbe guadagnare più soldi signorina?’. Io ho detto: ‘A chi non piacerebbe?’. E loro: ‘Noi vorremmo che faccia amicizia con gli ospiti dell’hotel: commercianti, uomini di affari, ministri. Porti loro il gelato, la frutta, e chieda il motivo del loro viaggio in Ungheria.

Perché Cicciolina ha smesso l’attività di spia

Cicciolina ricorda di avere smesso quell’attività dopo poco. Nutriva il timore, non infondato, che avrebbe rischiato grosso se fosse andata avanti in quel percorso: “Dopo un po’ ho lasciato perché era diventata una cosa molto pericolosa, ho visto che mi seguivano”. “Ecco, ha avuto paura di morire in quel periodo?” le chiede Gomez, e la donna conclude: “Sì, ho avuto paura che mi ammazzassero”.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views